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Il cinema non sente la crisi

Esplosione del 3D e grande annata del cinema italiano spingono il mercato. In aumento sia le presenze (+15%) che gli incassi (+23%)

La crisi imperversa ancora. Sono molto i settori che faticano e che non riescono a crescere. C’è però una bella eccezione in Italia (e non solo) ed è rappresentata dal cinema. Da sempre si dice che la “settima arte” è un settore in controtendenza, “anticiclico”, nel senso che in periodi di crisi fa segnare indici di crescita perché la gente è disposta a rinunciare a diverse possibilità costose e preferisce rifugiarsi in un bene di consumo, il cinema appunto, meno costoso di altri e quindi più a portata di mano. La conferma si è avuta anche quest’anno. Ieri le associazioni cinematografiche Anica (la “confindustria” del cinema) e Anec e Anem (le sigle che rappresentano l’esercizio cinematografico) hanno fornito i dati del 2010 (registrati al 21 novembre). La crescita sul 2009 è impressionante: +15% di presenze e +23% di incassi. Le ragioni di questo risultato? L’esplosione del 3D e la grande annata del cinema italiano. Vediamo un po’ di numeri. Le presenze totali nell’anno sono state 94.430.768 rispetto agli 81.933.685 del 2009 (+15,19%); in crescita anche gli spettatori dei film italiani, passati dai 16.607.305 (21%) del 2009 ai 25.576.005 di quest’anno (ca 30%) mentre i titoli Usa hanno conquistato il 63% di quota di mercato. Gli incassi complessivi hanno superato i 630 milioni, +23,30% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I film sono stati i grandi protagonisti di questa stagione. A cominciare dal fenomeno Avatar in 3D con oltre 65,6 milioni di euro di incasso (nessun film aveva mai raggiunto questa cifra in Italia). Sempre in ambito 3D Alice in Wonderland ha superato i 30 milioni di euro; il quarto episodio di Shrek ha superato i 17 milioni e Toy Story 3, i 13 milioni di euro. La produzione italiana ha dato il suo grande contributo con ben sei film nei primi 15 dell’anno, un risultato non da poco. A cominciare da Benvenuti al Sud di Luca Miniero, il fenomeno del 2010, con 28,5 milioni di euro per continuare con Io loro e Lara di Carlo Verdone a quota 15,7 milioni e Maschi contro femmine di Fausto Brizzi con 12,5 milioni. Gli altri titoli italiani nella top 15 sono Baciami ancora di Gabriele Muccino, Genitori & figli di Giovanni Veronesi e Mine vaganti di Ferzan Ozpetek, con incassi tra gli 8 e i 9 milioni. Ora non ci resta che attendere i botti di fine anno; il mese di dicembre, come le feste di Natale, da sempre è il momento d’oro per il cinema in Italia e i numeri già positivi registrati nei primi undici mesi, non potranno che crescere o consolidarsi.

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Benvenuti al Sud, fenomeno per il cinema italiano