A Mantova il Festivaletteratura

Dal 4 all’8 settembre 2013 la diciassettesima edizione della kermesse dedicata alla letteratura. Apre Roberto Saviano

A Mantova torna di scena la letteratura. La diciassettesima edizione di Festivaletteratura si terrà infatti da mercoledì 4 a domenica 8 settembre 2013. Un festival ricco di appuntamento – in tutto se ne contano 239 – la cui apertura quest’anno è stata affidata a Roberto Saviano. L’autore reso celebre da Gomorra e oggi nelle librerie con Zero Zero Zero. Viaggio nell’inferno della coca sarà infatti protagonista dell’incontro “Tutto è perduto tranne la parola” una riflessione sul potere della parola, sulla parola capace di creare empatia e sulla letteratura come forma di diritto.

Tanti i narratori italiani che si alterneranno al Festival. Torneranno a Mantova i protagonisti di Scritture Giovani, insieme a Francesco Abate, Eraldo Affinati, Paolo Cognetti, Paolo Giordano, Carlo Lucarelli, Dacia Maraini, Paola Mastrocola, Melania Mazzucco, Hans Tuzzi, Andrea Vitali.

A testimoniare la caratura internazionale della kermesse tanti ospiti stranieri. Ben nutrita la schiera degli europei: tra gli ospiti spiccano i nomi di Emmanuel Carrère, Almudena Grandes di Mathias Énard. Saranno a Festivaletteratura anche Margaret Drabble, critica letteraria, tra le più prolifiche e autorevoli narratrici inglesi; il finlandese Tuomas Kyrö, autore di successo e versatile, che passa dal romanzo al fumetto, dalla radio al cartoon; l’ungherese László Krasznahorkai, fedele sceneggiatore del regista di culto Béla Tarr e romanziere; Dan Lungu, voce tra le più brillanti e pungenti della letteratura romena post-comunista; Will Self, scrittore colto e visionario considerato dalla critica inglese l’erede di James Ballard; Clara Usón, talento ormai riconosciuto della nuova narrativa catalana.

Nell’edizione che in assoluto conta il maggior numero di presenze internazionali, grande spazio viene dato alla letteratura latinoamericana. Saranno a Mantova l’argentino Andrés Neuman e il brasiliano Ronaldo Wrobel, il messicano Juan Villoro – giornalista, narratore, autore di libri per ragazzi -, oltre ad Ángeles Mastretta e Santiago Gamboa. Inoltre il festival dedica un focus alla letteratura cubana con Atilio Caballero Menéndez, Wendy Guerra, Francisco López Sacha, Leonardo Padura Fuentes, Karla Suarez che racconteranno che cosa significa scrivere (e leggere) oggi a Cuba, in un momento cruciale per il futuro dell’isola.

Per completare il quadro dei narratori stranieri, vanno segnalati l’indiana Jhumpa Lahiri; il giallista scozzese Peter May; J.R. Moehringer, autore, tra l’altro, con Andrè Agassi di Open; l’anglo-pakistano Mohsin Hamid, del cui primo romanzo è recentemente uscita nelle sale la riduzione cinematografica diretta da Mira Nair; e in particolare Kim Young-ha, uno dei pochi narratori in grado di offrirci uno sguardo ravvicinato sulla tesissima situazione tra le due Coree.

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