Vertice tra Confindustria e sindacati: “Il governo vuole eliminarci”

Incontro tra Squinzi e i leader di Cgil, Cisl e Uil per delineare una strategia comune su rappresentanza e contrattazioni. Ma la strada è tutta in salita

Un’ora e mezza: tanto è durato il primo vertice tra il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e i leader di Cgil, Cisl e Uil. Al centro, le reciproche divergenze che le parti interessante sarebbero decise a superare, per preservare la loro stessa esistenza. Come infatti ha dichiarato all’assemblea annuale dell’Ucimu lo stesso Squinzi, la sopravvivenza stessa di sindacati e Confindustria, in quanto corpi sociali intermedi, sarebbe in pericolo: “Il governo ha preso di mira sindacati e Confindustria, sono corpi intermedi da eliminare. Vogliamo fare con i sindacati un discorso serio, per evitare un intervento del Governo che sarebbe drammatico, perché significherebbe la fine del sindacati”.

ALLEANZA DIFFICILE. Da qui, la decisione di riunirsi per trovare un’alleanza e riprendersi la scena delle contrattazioni ribadendo il diritto do essere “noi a regolare i nostri rapporti piuttosto che la legge”. Tuttavia la strada non è semplice e lo stesso Squinzi si sarebbe approcciato al vertice in modo quanto meno determinato visto che aveva assicurato: “metterò i sindacati spalle al muro. Se il sindacato non si dà una mossa e non si adegua ai ritmi dell’economia globale, rischia enormemente”. Per poi aggiungere: “oggi il sindacato in Italia è fatto di pensionati e categorie protette. Nella mia azienda, la Mapei, raccoglie solo il 14% di tessere vere”.

© Riproduzione riservata