Microsoft si prepara a licenziare circa 6 mila dipendenti, pari al 3% della forza lavoro globale. I tagli, che coinvolgeranno tutti i livelli, i team e le aree geografiche, riguarderanno anche Linkedin.
L’annuncio arriva mentre l’azienda di Redmond continua a investire massicciamente nei data center per sostenere lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Solo per quest’anno fiscale sono previsti 80 miliardi di dollari di spesa in infrastrutture. Una corsa che ha messo pressione sui conti e spinto investitori e azionisti a chiedere una razionalizzazione dei costi e della struttura aziendale.
Secondo quanto riferito a Cnbc da un portavoce della compagnia, i tagli non sarebbero legati alle performance individuali, ma a un processo di semplificazione del management. Obiettivo: adattarsi a un mercato in continua evoluzione mantenendo al contempo solidi risultati economici. L’ultimo trimestre si è chiuso con un utile netto di 25,8 miliardi di dollari, superiore alle attese. Il ridimensionamento si inserisce in un trend più ampio nel settore tecnologico. Amazon, Meta e CrowdStrike hanno già intrapreso percorsi simili nei mesi scorsi, citando l’esigenza di ottimizzare le risorse e migliorare l’efficienza operativa.
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