Innovazione, i manager non hanno fiducia nei loro leader

Solo il 17% dei dirigenti crede che la propria leadership aziendale sia in grado di guidare il cambiamento

I manager mondiali non credono che i loro leader d’azienda siano in grado di gestire il cambiamento di questi anni. Lo rivela a sorpresa lo studio Real World Leadership di Korn Ferry, società di consulenza per la valorizzazione delle risorse umane e lo sviluppo delle organizzazioni. Su 7.500 intervistati in 107 Paesi, solo il 17% dei top manager ha dichiarato di avere piena fiducia nelle capacità dei leader in carica di mettere in atto i cambiamenti necessari per il business. Più della metà (il 56%), invece, ha risposto di essere “poco fiducioso”, il restante e più di un quarto (il 27%) ha mostrato di non essere sicuro o di non credere affatto nelle capacità di leadership del proprio team.

OBIETTIVI. Tra gli obiettivi più urgenti, ci sono “accelerare il passo verso l’innovazione”, “migliorare la redditività” e “aumentare la quota di mercato”. A fronte di questi traguardi, e guardando ai programmi di sviluppo della leadership, il 55% degli intervistati giudica il ritorno di investimento per i programmi di sviluppo equo, scarso o molto scarso. Quasi la metà degli approcci attuali sarebbero insomma da buttare.

OSTACOLI. Tra gli ostacoli maggiori, però, ci sono gli executive stessi. Gli intervistati, molti dei quali C-level, hanno individuato come fattore di impedimento alla corretta attuazione dei programmi di sviluppo, lo scarso sostegno da parte dei livelli dirigenziali. Tutto questo non fa che scoraggiare i manager al di sotto dei senior executive: il 46% dei leader di medio livello ed il 41% dei leader ad alto potenziale non sono parte attiva del processo di trasformazione delle aziende.

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