Essere leader o essere apprezzati: il dilemma del manager

Le capacità di leadership danneggiano la percezione di efficienza dei propri risultati. Insomma, i manager devono rassegnarsi ai «potenziali inconvenienti dell’essere molto carismatici»

Essere carismatici comporta tanti vantaggi, ma ha anche un lato oscuro. E grandi condottieri in azienda devono rassegnarsi ai «potenziali inconvenienti dell’essere molto carismatici». Avete un grande ascendente sui propri collaboratori, infatti, spesso proprio a causa del loro carisma sono vittime di un’errata percezione della propria efficienza. A dirlo è una ricerca ricerca di Jasmine Vergauwe, Bart Wille, Joeri Hofmans, Robert B. Kaiser e Filip De Fruyt. Osservando 800 business leader a livello globale e 7.500 loro superiori, pari o subordinati, gli studiosi hanno stabilito che «avere un modesto livello di carisma è importante, averne troppo potrebbe ostacolare l’efficacia della propria leadership». Addirittura ci sono «condizioni in cui il carisma è desiderabile» e altre no.

Essere troppo carismatici ti rovina

Essere carismatici, ovviamente, è qualcosa di percepito da chi ci sta intorno «ma anche una convinzione basata sulla personalità», dicono i ricercatori. Ma si può misurare il carisma? Uno strumento utile può essere la Hogan Development Survey (HDS), utilizzato per aiutare i manager a riconoscere i difetti, potenziare i punti di forza e costruire un team di successo. I leader vengono valutati su quattro tendenze – intenso, esuberante, problematico e fantasioso – e nella propensione ad avere un’elevata autostima, talento drammatico, pensiero visionario e disponibilità a testare i propri limiti. Una volta identificata la personalità carismatica dei leader, è stata verificata la percezione di questi manager da parte dei loro subordinati: I«I leader con una personalità carismatica sono percepiti tali anche dai propri dipendenti. I comportamenti che segnalano il livello di carisma sono l’essere energici, determinati o generare entusiasmo», spiega la ricerca.

Ma con un lato oscuro: i manager più carismatici sono percepiti anche come i più strategici e i meno operativi. «I leader più carismatici possono essere strategicamente più ambiziosi a scapito della capacità di compiere in modo corretto le attività quotidiane, con una conseguente riduzione dell’efficacia percepita. Ad esempio, falliscono nel gestire le operazioni necessarie per implementare la loro visione strategica e nell’adottare un approccio metodico per riuscire a portare a termine i lavori in breve termine». Inoltre, «per i leader con meno carisma vale il contrario: sono meno efficaci perché mancano di comportamento strategico. Ad esempio, non spendono abbastanza tempo nel fare programmi a medio e lungo termine e falliscono nel pensare alla visione di insieme, nel mettere in discussione lo status quo e nell’incoraggiare l’innovazione».

Come essere leader carismatici

Come dovrebbe essere un leader carismatico ed “efficiente”. Secondo Vergauwe, Wille, Hofmans, Kaiser e De Fruyt «i leader dovrebbero essere consapevoli del potenziale lato negativo dell’essere troppo carismatici. Anche se è difficile tracciare una linea tra il ‘minimo indispensabile’ e il ‘troppo’ carisma, ci sono alcuni tratti da considerare tra quelli che possono influenzare l’efficacia». L’autostima, ad esempio, può trasformarsi in presunzione e narcisismo, mentre la tolleranza del rischio e la persuasione possono tradursi in un comportamento manipolatorio.

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