Quando devi puntare la sveglia per imitare i grandi manager

Tim Cook si sveglia in piena notte, Howard Schultz all'alba ha già fatto una sana attività fisica. Ma a volte dormire un po' di più può far bene...

A che ora si alzano i grandi manager? Presto, ovviamente, e non solo perché chi dorme non piglia pesci. Da Tim Cook – che alle 4.30 controlla le email, legge i giornali, va in palestra e poi arriva in ufficio – a Bill Gates, pare che il segreto per scalare la vetta sia (anche) questo: cominciare prima per diventare i primi. Un esempio è Howard Schultz, Ceo di Starbucks: alle 6 è già in ufficio a prendere il caffè, e dopo aver fatto addirittura una corsa in bicicletta.

Manager, chi dorme non piglia pesci

Dan Akerson, quando guidava General Motors, scendeva dal letto alle 4:30. La sua erede Mary Barra si “concede” di pisolare fino alle 5, come Richard Branson di Virgin che dice: «In cinquant’anni nel mondo degli affari ho imparato che posso raggiungere molte più cose quando mi sveglio presto». Sempre alle 4.30, in Walt Disney, Robert Iger legge i giornali e guarda la televisione. Mark Hurd (Oracle) si sveglia alle 4.30: «In realtà, conosco solo due marce: veloce e stop».

Più tardi (si fa per dire) verso le 5:30 aprono gli occhi i nostri Sergio Marchionne (che però quando è negli States punta la sveglia alle 3.30 per parlare con l’Europa), Brunello Cucinelli o Vittorio Colao. Con loro ci sono i numeri uno di Unilever – Paul Polman che “corre” in ufficio a fare tapis roulant e riflettere – e di Pepsi: «Dicono che il sonno sia un dono di Dio, un regalo che a me non è stato dato», spiega Indra Nooyi, la 60enne capo della Pepsi che si sveglia alle 4 di mattina. E il creatore di Twitter Jack Dorsey? Lui si sveglia alle 5.30 del mattino: prima medita, poi si fa almeno dieci chilometri di corsa.

E ancora c’è Jeff Immelt tra gli aficionados delle 5:30. Il Ceo della multinazionale statunitense Ge si sveglia per un allenamento cardio, durante il quale legge i giornali e guarda il canale finanziario Cnbc. Non per niente ostiene di aver lavorato 100 ore a settimana per 24 anni consecutivi. Un’altra stakanovista è Ursula Burns che si alza alle 5.15. La presidente e Ceo della Xerox appena sveglia controlla la posta elettronica. Alle 6 fa un po’ di sport, ma solo due volte alla settimana. L’uscita dall’ufficio? Dopo mezzanotte.

© Riproduzione riservata