5G, vade retro: ecco perché 20 comuni vogliono vietarlo

Il timore è che l’esposizione alle radiofrequenze sia dannosa per la salute. Al momento, non ci sono certezze sull’impatto della nuova tecnologia

Chi l’ha detto che tutti impazziscono per il 5G? In realtà, c’è anche chi non lo vuole. In Italia, al momento sono almeno venti i comuni che hanno emanato o stanno per emanare ordinanze ad hoc, con l’obiettivo di vietare l’installazione di antenne e la sperimentazione delle nuove reti. E non è finita qui: anche alcune regioni e provincie e diversi parlamentari hanno espresso delle perplessità in merito, tanto che sono già stati depositati 165 atti che hanno chiesto di bloccare la tecnologia o approfondire i suoi effetti. A dirlo un’analisi di Alleanza italiana stop 5G, nata per portare avanti una moratoria nazionale in difesa della salute pubblica. Ma per quali ragioni c’è questa opposizione al 5G? Per timore che l’esposizione alle radiofrequenze sia dannosa alla salute. I dubbiosi preferiscono adottare lo stesso principio di precauzione espresso dall’Unione Europea e attendere la nuova classificazione degli agenti cancerogeni annunciata dall’International Agency for Research on Cancer. Al momento, infatti, ci sono ancora poche certezze in merito agli effetti dell’internet delle cose sull’organismo umano.

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