UniCredit: governance con sistema monistico. Ecco di cosa si tratta

Il consiglio di amministrazione dell’istituto di credito opta per un sistema di governance più in linea con i modelli seguiti all’estero e già adottati da numerose realtà italiane

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Cambiamenti nel modello di gestione di UniCredit sono stati annunciati dal Consiglio di amministrazione dell’istituto di credito che, nella seduta del 31 luglio, ha deciso di adottare un sistema monistico di governance. Dopo aver sottolineato come il sistema tradizionale di UniCredit si sia dimostrato nel tempo efficiente, il Cda ha valutato il passaggio a un sistema monistico perché “in grado di migliorare ulteriormente la qualità della governance, garantendo una maggior efficacia dei controlli tramite l’integrazione dell’organo di controllo all’interno del Consiglio e valorizzando pienamente il ruolo di impulso dei componenti dell’organo di controllo attraverso la loro diretta partecipazione ai processi decisionali del Consiglio”. Questo sistema di governance, inoltre, è stato ritenuto corrispondente ai modelli largamente seguiti all’estero.

Cos’è il sistema monistico di governance

Il sistema monistico è oggi il modello di governance più diffuso tra le società quotate in Borsa. Si caratterizza per la presenza di un Consiglio di amministrazione, cui competono le funzioni di supervisione strategica e di gestione, e di un Comitato per il controllo sulla gestione, costituito all’interno dello stesso consiglio, che svolge funzioni di controllo.

Il Consiglio di Amministrazione di Unicredit ha quindi deliberato di sottoporre all’approvazione dell’assemblea degli azionisti le conseguenti modifiche statutarie e di avviare l’iter per l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle autorità competenti. L’intenzione sarebbe quella di convocare i soci entro la fine dell’anno, in modo da arrivare all’assemblea della prossima primavera – chiamata a rinnovare il cda – con le nuove regole già operative.

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