Tetto ai manager Rai dal prossimo cda

L’emendamento della Lega Nord alla spending review approvato dalla Commissione Bilancio del Senato

Dal prossimo anno gli stipendi di manager e dipendenti delle società partecipate dallo Stato, non quotate, non potranno superare quello del primo presidente della Corte di Cassazione, ovvero i 300 mila euro l’anno. La commissione Bilancio del Senato ha approvato l’emendamento alla spending review proposto dalla Lega Nord che coinvolge quindi anche la Rai. La norma, però, entrerà in vigore solo a partire dall’insediamento dei prossimi cda (le disposizioni si «applicano a decorrere dal primo rinnovo dei consigli di amministrazione successivo alla data di entrata in vigore della legge»). “Salvi”, quindi, gli attuali vertici di viale Mazzini, anche se la presidente Anna Maria Tarantola aveva già provveduto, nei giorni scorsi, a fissare il proprio compenso a 300 mila euro.

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