Mediaset: esposto all’Agcom contro Vivendi

Si contesta la condotta “illegittima” del gruppo francese, ora al 25,75% del capitale del Biscione

Il cda di Mediaset ha deliberato la presentazione di un esposto all’Agcom, «in cui si segnala l’illegittimità della condotta posta in essere da Vivendi in violazione della disciplina di settore e, in particolare, dell’ art. 43 comma 11 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici, nonché il possibile ostacolo alle strategie di sviluppo di Mediaset in ragione del collegamento incrociato con Telecom Italia, l’incumbent delle tlc, determinato dall’iniziativa di Vivendi». Vivendi ha raggiunto attualmente il 25,75% del capitale di Mediaset, pari al 26,77% dei diritti di voto. Ieri il cda Mediaset ha approvato un documento in cui si «contesta la coerenza delle autonome decisioni di Vivendi di acquisto di azioni Mediaset con la partnership strategica e industriale tra Mediaset e Vivendi disciplinata nel contratto vincolante stipulato l’8 aprile 2016 al quale Vivendi si è resa volontariamente inadempiente».

In particolare, viene contestata la «fuorviante» rappresentazione di Vivendi secondo cui il contratto dell’8 aprile 2016 prevede un acquisto da parte di Vivendi di una partecipazione nel capitale sociale di Mediaset. Secondo il Biscione, infatti, il contratto prevede soltanto uno scambio concordato, «bilanciato e paritario di partecipazioni di stretta minoranza (3,5% di Mediaset in Vivendi e viceversa), scambio funzionale unicamente alla realizzazione della partnership industriale stabilita nel contratto». L’accordo, inoltre, «vieta esplicitamente l’acquisto da parte di Vivendi di azioni Mediaset oltre la soglia del 5% da raggiungere gradualmente almeno nell’arco di tre anni». Mediaset teme inoltre la paralisi delle attività di sviluppo industriale, dovuto proprio all’ingresso del gruppo francese in misura superiore al 10% (soglia che stabilisce il collegamento tra società quotate).

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