Fibra vs satelliti, la contesa tra Tim e Starlink

Il ministro Urso ha proposto alle due aziende di aprire un tavolo di confronto. La diatriba potrebbe essere risolta da un arbitro indipendente

Tim StarlinkIl render di un satellite di Starlink in orbita attorno alla TerraShutterstock

Il ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), guidato da Adolfo Urso, vuole trovare una soluzione per dirimere la questione insorta tra Tim e Starlink. La società di Elon Musk, infatti, ha accusato di ostruzionismo il gruppo telefonico italiano, che in concomitanza con un incontro avvenuto ieri a Palazzo Chigi si è detto disponibile di fronte alla proposta del Mimit di attivare un nuovo canale per portare avanti un dialogo tra le due aziende.

L’accusa di Starlink a Tim

Negli esposti di Starlink si afferma che Tim avrebbe impedito l’accesso a informazioni essenziali, utili per evitare interferenze nelle trasmissioni tramite i suoi 6 mila satelliti, che sono alla base dei servizi di connessione Internet ad alta velocità notoriamente offerti (a prezzi competitivi) dalla compagnia americana anche nella Penisola, attraverso le tecnologie di ultima generazione sviluppate da SpaceX.

Il gruppo Tim, che probabilmente tende a difendere su un piano commerciale la sua fibra ottica non ancora attiva ovunque, si sarebbe rifiutato di condividere le coordinate dei propri ponti radio adducendo ragioni legate a motivi di sicurezza. Starlink ha risposto prontamente con un ricorso al Mimit e all’AgCom.

Attualmente nelle intenzioni del ministro, l’apertura di un tavolo di confronto potrebbe portare alla nomina di un arbitro indipendente che dovrebbe decidere sulla vicenda. Nel complesso, la presenza degli Stati Uniti d’America nell’ambito delle telecomunicazioni dello Stivale è sempre più centrale, con la rete di Tim che passerà al fondo Kkr entro l’estate.

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