Il mercato pubblicitario italiano chiude il 2024 con un risultato positivo: 11,1 miliardi di euro, in crescita dell’8% rispetto all’anno precedente. Un progresso che conferma la vitalità del settore e, soprattutto, il ruolo sempre più centrale del digitale nelle strategie degli investitori.
A guidare l’espansione, sulla base dei dati presentati in una ricerca dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, è l’Internet advertising, che nel 2024 ha registrato una crescita del 12%, arrivando a rappresentare il 50% dell’intero mercato pubblicitario. Le altre componenti seguono a distanza: la televisione, che mantiene una quota del 35%, cresce del 6%; l’Out of Home e la radio segnano entrambe un +2%; la stampa, invece, continua il suo declino con un calo dell’8%.
Il digitale non si limita però a una questione di volumi. Il formato Video si impone come il vero protagonista della scena: con oltre 2,4 miliardi di euro (+13%), rappresenta oggi il 41% della pubblicità online. In forte crescita anche l’audio digitale (+15%), sostenuto dall’ascolto sempre più diffuso di musica, podcast e audiolibri, e da un uso crescente di piattaforme gratuite con inserzioni pubblicitarie.

L’evoluzione del mercato italiano della pubblicità, settore per settore
Tra le tendenze emergenti nel mercato italiano della pubblicità spicca il Retail Media, un nuovo paradigma che integra pubblicità e commercio. Grazie all’uso strategico dei dati e della tecnologia, i retailer diventano veri e propri attori pubblicitari, offrendo spazi personalizzati e mirati nel momento dell’acquisto. Non a caso, l’e-Commerce advertising è previsto in crescita del 13% nel 2025, proprio sull’onda di questo fenomeno.
Sul fronte della gestione, diventa sempre più cruciale la misurazione avanzata. Le aziende più evolute adottano strumenti come Attribution, Brand Lift e modelli econometrici, integrandoli nei processi decisionali. Tuttavia, il mercato resta eterogeneo: molte realtà non hanno ancora sviluppato una cultura analitica solida né l’accesso a dati affidabili. Guardando al 2025, le prospettive restano positive. L’Internet advertising potrebbe superare i 6 miliardi di euro (+9%), salvo imprevisti legati all’instabilità geopolitica e agli effetti dei dazi sui consumi. In ogni caso, il messaggio è chiaro: la pubblicità italiana corre veloce, e la direzione è sempre più digitale.
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