La marca “vaga” sempre di più

Sempre più complesso trovare per un brand una personalità forte. Samsung sul podio dei marchi hi-tech, Coop in quello delle insegne

La marca “vaga”, in due sensi: perché è vaga, ovvero sta perdendo identità e quindi smette di essere marca, ma vaga anche da una strada all’altra, da un concept a un altro, in cerca di quella personalità forte che la ponga al di sopra delle molte difficoltà con cui oggi un brand si trova a confrontarsi. È quanto emerge dalla ricerca Marca Vagabonda, uno studio sulla relazione tra marca e consumatori condotto dalla società di ricerca e consulenza Astarea. La ricerca, basata su un campione di 1.000 consumatori che nel dettaglio ha analizzato anche le strategie di branding di 300 marche, conferma anche quest’anno che la notorietà è un driver (e quindi per un brand la propria capacità di comunicare è importante). Nello stesso tempo, tuttavia, gli elementi strutturali della marca (prodotti, qualità, innovazione e rapporto qualità prezzo) incidono nel dare spessore alla notorietà; inoltre la capacità di ascolto dei bisogni del consumatore – o di bisogni “generali/sociali” come l’eco-sostenibilità – diventano via via rilevanti. La crisi in questo gioca un peso importante perché ha inciso sui comportamenti di acquisto. Nella lista delle insegne più attrattivi stilata da Astarea troviamo sul podio: Coop, Auchan e Carrefour. In 12esima posizione si ‘siede’ Media World e in 20esima Euronics. Fra i brand hi-tech in prima posizione c’è Samsung, davanti a Sony e Nokia. Seguono LG, Apple, Philips, HP, Acer, Panasonic, Sharp e Canon.

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