TikTok continua a correre, consolidando la sua posizione tra i colossi mondiali della tecnologia. Nel 2024 il gruppo ha raggiunto 155 miliardi di dollari di ricavi, in crescita del 38% rispetto all’anno precedente. Un passo che avvicina la piattaforma cinese al gigante americano Meta, che ha registrato nello stesso periodo 164,5 miliardi (+22%).
Anche in Italia i numeri sono in crescita. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera di oggi, la controllata TikTok Italy ha registrato 30,5 milioni di euro di fatturato, in aumento del 15% rispetto al 2023, con un utile netto di 3,4 milioni. Nello stesso anno precedente, i ricavi si erano fermati a 26,5 milioni, con un utile di 1,1 milioni. I numeri italiani, pur rappresentando una quota minima rispetto al giro d’affari globale, confermano una crescita costante. Il gruppo conta 121 dipendenti e 22 milioni di utenti nel Paese.
Il cuore finanziario del gruppo è la società TikTok Information Technologies, con sede a Londra, che coordina le operazioni in Europa, Africa, Sud e Centro America. Nel 2024 ha fatturato 6,3 miliardi di dollari, in crescita rispetto ai 4,5 miliardi dell’anno precedente. Un risultato trainato principalmente dall’aumento degli utenti dell’app, dalla crescita del live streaming e dalla vendita di pubblicità online e servizi con valore aggiunto.
Tuttavia, questo slancio non ha impedito una perdita operativa: il gruppo ha registrato un rosso di 484 milioni di dollari, definito “endemico” e legato principalmente a cause legali e accantonamenti.
ByteDance vale 315 miliardi, ma resta fuori dai mercati
Il colosso cinese ByteDance, che controlla TikTok e la versione cinese Douyin, non è quotato in Borsa, ma alcune transazioni interne ne hanno stimato il valore a 315 miliardi di dollari. A fornire una misura è stato l’ultimo buy back delle azioni dei dipendenti, valutate 189,9 dollari ciascuna. Una cifra che, come evidenziato sul Corriere, colloca ByteDance a circa un sesto del valore di Meta, la cui capitalizzazione ha toccato i 1.900 miliardi di dollari al 26 agosto.
L’incognita Usa pesa sul futuro del gruppo
Sul futuro di TikTok grava l’ombra del bando negli Stati Uniti. Una legge impone al fondatore Zhang di vendere la controllata americana, pena il divieto di operare nel Paese. L’ultimatum, inizialmente fissato per giugno, è stato prorogato di altri 90 giorni. Intanto, TikTok ha fatto ricorso al Tar contro una multa da 10 milioni comminata dall’antitrust italiana, che ha contestato l’inadeguatezza dei controlli sui contenuti.
Il mercato americano resta strategico: 27 miliardi di dollari, pari al 17% dei ricavi globali del gruppo, arrivano proprio dagli Stati Uniti. Una quota che rende ancora più delicata l’eventualità di una chiusura forzata in uno dei suoi mercati più redditizi.
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