Il futuro di Puma potrebbe passare di mano. Secondo indiscrezioni riportate da Bloomberg, la famiglia Pinault, attraverso la holding Artemis, starebbe valutando diverse opzioni sulla propria partecipazione del 29% nel gruppo tedesco dello sportswear, tra cui una possibile cessione.
Il marchio di abbigliamento e calzature sportive ha vissuto un anno difficile: a causa del calo della domanda e dei dazi Usa, ha perso oltre il 50% in Borsa negli ultimi 12 mesi, con una quotazione scesa a circa 21,7 euro, pari a un ribasso superiore al 42% sul valore complessivo.
Nonostante le difficoltà operative, la notizia ha acceso l’interesse degli investitori. Alla Borsa di Francoforte, il titolo ha chiuso con un balzo del 14,7%, dopo aver toccato in seduta picchi fino al +18%.
Potenziali acquirenti in Asia e Medio Oriente
La famiglia Pinault, che controlla anche il colosso del lusso Kering (casa madre di Gucci, Saint Laurent e Bottega Veneta), si è affidata a consulenti per esplorare le possibili alternative e avrebbe già avviato contatti con diversi potenziali compratori. Tra questi emergono i nomi dei cinesi Anta Sports Products e Li Ning, oltre a produttori americani e a fondi sovrani del Medio Oriente.
Un disimpegno progressivo
L’eventuale vendita di Puma si inserirebbe in una più ampia strategia di dismissione di asset da parte della famiglia Pinault. A inizio anno, infatti, Artemis ha ceduto ad Ardian il 60% di un pacchetto immobiliare di pregio a Parigi e ha venduto due outlet The Mall Luxury in Italia. Secondo indiscrezioni, sarebbe inoltre alla ricerca di un partner per l’edificio di via Montenapoleone 8 a Milano.
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