In controtendenza rispetto alle principali piazze europee, Piazza Affari si prende la scena e tocca i massimi dal 2007, chiudendo l’ultima seduta con un +0,7% a 40.356 punti. Un risultato che riporta l’indice Ftse Mib della Borsa di Milano ai livelli pre-crisi Lehman Brothers, mentre altri listini cedono terreno.
A sostenere Piazza Affari è una combinazione di fattori tecnici e strutturali. In primo luogo, l’avvicinarsi del dividend day del 19 maggio: oltre 40 società staccheranno cedole per un controvalore complessivo superiore a 15 miliardi di euro, rafforzando il ruolo dell’azionario italiano come uno dei più generosi al mondo in termini di dividend yield (4,8%).
Ma il rally non si spiega solo con l’appeal dei dividendi. A trainare il listino sono soprattutto i titoli finanziari, con Unipol in evidenza (+2,82%), seguita da Azimut (+2,39%), Fineco (+2,21%), Unicredit (+1,92%) e Intesa Sanpaolo (+1,4%). Anche Generali (+1,4%) e Mediolanum (+0,9%) contribuiscono al buon momento del settore. Più deboli invece i titoli farmaceutici e della diagnostica, con Recordati e Diasorin in calo.
A dare ulteriore ossigeno al mercato azionario italiano è il calo dello spread Btp-Bund, tornato sotto la soglia dei 100 punti, un livello che migliora la percezione di rischio-Paese e alimenta gli acquisti sul comparto equity.
© Riproduzione riservata