Manca sempre meno all’assemblea dei soci del 21 agosto 2025, quando si decideranno le sorti dell’Ops di Mediobanca su Banca Generali e le dichiarazioni di Caltagirone fanno riflettere sugli equilibri. Secondo le voci che circolano, l’affluenza stimata si attesta attorno al 75%-76%. Perché l’operazione vada in porto è sufficiente che voti favorevolmente il 50,01% ovvero circa il 38% del capitale.
È finito il tempo per acquistare eventuali azioni valide per l’assemblea e per presentare domande o eventuali integrazioni dell’ordine del giorno. I soci con almeno il 2,5% del capitale non possono nemmeno proporre più delibere. I giochi sono fatti ed entro il 14 agosto Piazzetta Cuccia informerà su eventuali variazioni. Entro il 18 risponderà alle domande poste in vista dell’assemblea e i soci potranno mantenere il riserbo fino all’ultimo. La comunicazione sulla titolarità del diritto di voto può essere fatta anche un minuto prima che inizi la riunione tanto attesa.
La posizione di Caltagirone: detiene il 9,9% di Mediobanca
Sull’Ops Mediobanca-Generali Caltagirone ha un certo peso e la sua posizione è chiara: voterà negativamente rispetto all’operazione proposta da Alberto Nagel. Le sue perplessità, ha ribadito dopo la denuncia del giugno scorso, sono circa la mancanza di chiarezza. Sostiene, infatti, di non avere tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione per decidere.
“La delibera che il management propone agli azionisti configura una delega in bianco al Cda, come tale adottabile solo nelle forme previste per le modifiche allo statuto” e VM 2006, veicolo del gruppo che detiene il 9,9% di Mediobanca, “si riserva ogni decisione e iniziativa. È quello che ha dichiarato Caltagirone, specificando che “permangono immutate le gravi carenze informative già denunciate lo scorso giugno” e “resta ancora insoddisfatta anche l‘esigenza di conoscere dettagli sui rischi di esecuzione dell‘offerta”. Rispetto a circa due mesi fa non ci sono elementi in più che possano far muovere l’ago della bilancia e l’imprenditore rafforza la sua posizione in merito al risiko bancario in ballo.
La convocazione del 21 agosto per Caltagirone è una “sorpresa”, visto che aveva chiesto un rinvio dell’assemblea prevista per il 16 giugno – affinché si tenesse dopo la definizione degli accordi di partnership tra Mediobanca, Assicurazioni Generali e Banca Generali – e il Cda aveva stabilito si sarebbe spostata al 25 settembre. Tuttavia, il 6 agosto, quando Generali ha confermato senza impegno “l‘intenzione di proseguire la valutazione dell‘offerta su Banca Generali e le discussioni inerenti”, Piazzetta Cuccia ha deciso di anticipare al 21 agosto la data. In questo modo, qualora si raggiungessero i voti favorevoli necessari, l‘Ops partirebbe a settembre.
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