OnlyFans, il controllo passa a un trust: si avvicina la vendita

Le trattative per la cessione erano note, ma ora Leonid Radvinsky ha trasferito la proprietà di Fenix a un trust: il segnale più chiaro finora di una cessione o a una quotazione in Borsa

OnlyFans, il controllo passa a un trust: si avvicina la vendita© Shutterstock

OnlyFans cambia padrone. O quasi. Dopo mesi di indiscrezioni su una possibile vendita, arriva ora il primo segnale concreto: Leonid Radvinsky, l’imprenditore che nel 2018 aveva rilevato la società dai fondatori britannici Guy e Tim Stokely, ha trasferito il controllo della holding inglese Fenix International – titolare del popolare social per adulti – al trust “LR Fenix”, indicato oggi come beneficiario finale nel registro imprese di Londra.

L’operazione è ufficiale da pochi giorni e rappresenta il primo vero cambiamento nell’assetto proprietario del gruppo. La mossa potrebbe avere diverse spiegazioni, ma la più accreditata riguarda una possibile vendita dell’azienda, per un valore stimato intorno agli 8 miliardi di dollari.

Un business redditizio, ma difficile da promuovere

La riservatezza che ha sempre contraddistinto Radvinsky – nato in Ucraina, cittadino americano, classe 1981 – si riflette anche in questa nuova struttura di controllo. Il trust potrebbe servire a tutelare il patrimonio familiare, vista la maggiore protezione legale che garantisce rispetto alla proprietà diretta. Secondo alcune fonti, il 43enne imprenditore è padre di quattro figli.

Al di là degli aspetti legali o fiscali, resta il nodo della strategia futura. L’azienda genera profitti enormi: nel 2023 il fatturato ha raggiunto i 6,6 miliardi di dollari, un’impennata rispetto ai 375 milioni del 2020, mentre i dividendi incassati da Radvinsky nei soli ultimi tre anni superano il miliardo di dollari.

Tuttavia, la natura “sensibile” del business rende difficile qualsiasi operazione di marketing tradizionale e rappresenta una barriera per molti investitori istituzionali, soprattutto quelli orientati ai criteri Esg. Questo ostacola anche un’eventuale quotazione in Borsa, sebbene l’Ipo resti un’opzione sul tavolo.

Le trattative con Forest Road Company

Lo scorso maggio, Reuters ha rivelato l’esistenza di trattative in corso con un gruppo di investitori guidato dalla Forest Road Company, società di investimento con sede a Los Angeles. Il fondo, però gestisce appena 173 milioni di dollari in asset: una cifra decisamente modesta rispetto all’ambizione dell’operazione, che alimenta i sospetti che il gruppo possa agire come fondo fiduciario o prestanome di acquirenti più strutturati.

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