Ok delle autorità a Mps: l’Ops su Mediobanca parte il 14 luglio

Consob e Antitrust approvano l’offerta pubblica di scambio: 2,533 azioni Mps per ogni titolo Mediobanca. Obiettivo del Monte è il 66,7% del capitale

Ok delle autorità a Mps: l’Ops su Mediobanca parte il 14 luglio© Shutterstock

Monte dei Paschi di Siena (Mps) ottiene il doppio via libera dall’Antitrust e dalla Consob per lanciare l’offerta pubblica di scambio (Ops) su Mediobanca. L’operazione, annunciata a gennaio, partirà ufficialmente il 14 luglio e resterà aperta fino all’8 settembre, salvo proroghe.

Il prospetto è stato approvato nelle stesse ore in cui l’Autorità garante della concorrenza ha dato l’autorizzazione incondizionata all’operazione. L’offerta prevede 2,533 azioni Mps per ogni azione Mediobanca detenuta. L’obiettivo dichiarato da Siena è raggiungere il 66,7% del capitale dell’istituto guidato da Alberto Nagel, con un cap – cioè una soglia oltre la quale Mps non intende spingersi – fissato esattamente a quel livello. Si tratta di una quota considerata comunque sufficiente per assumere il controllo, senza arrivare alla totalità del capitale.

I possibili scenari dell’Ops su Mediobanca

Secondo indiscrezioni, nel prospetto sarebbe indicata anche una soglia minima di adesione intorno al 45%, ma Mps potrebbe già contare su una base potenziale del 40-42% tra gli azionisti di Mediobanca, compresi Delfin (19,9%), Caltagirone (9,9%), alcune casse previdenziali (5%) ed Edizione (2,1%).

L’operazione arriva in un momento favorevole per la banca toscana, che a fine marzo vantava un indice Cet1 del 19,6%, tra i più alti del comparto. Il 5 agosto, nel pieno dell’offerta, Mps pubblicherà i conti semestrali, un passaggio che potrebbe rafforzare ulteriormente l’appeal dell’Ops. Alcuni analisti ipotizzano perfino un possibile rilancio, magari includendo una componente cash.

Azionisti in uscita ed hedge fund in movimento

Nel frattempo, il titolo Mediobanca ha perso progressivamente terreno, scendendo a 18,5 euro (-2,14%), mentre Mps ha chiuso in lieve calo dello 0,26% a 7,03 euro. Lo sconto implicito nell’Ops si è così ridotto al 3,75%, ovvero circa 600 milioni di euro di differenziale. Sul fronte degli azionisti, si registra l’uscita dal patto di consultazione di Mediobanca di Mediolanum (3,5%) e un parziale disimpegno del gruppo Gavio. Il patto, non vincolante, si è così ridotto sotto l’8%, lasciando maggiore libertà agli aderenti di valutare l’offerta.Diversi fondi hedge avrebbero già preso posizione, approfittando dell’arbitraggio sui concambi.

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