Mobile banking, una rivoluzione non solo tecnologica

In Italia il 23% degli over 18 utilizza servizi di mobile banking. In Europa la percentuale arriva al 25%. Un’indagine internazionale di Ing Direct dimostra come questo influenzi comportamenti e decisioni finanziarie delle persone, facilitando la gestione autonoma dei propri risparmi

La possibilità di accedere alla proprio conto corrente e al deposito titoli direttamente dal cellulare sta rivoluzionando il rapporto degli italiani con la proprio banca. Ma non solo. Un’indagine internazionale Ing Direct rileva infatti che il mobile banking influenza anche i comportamenti e le decisioni finanziarie delle persone: 7 italiani su 10 – tra coloro che utilizzano i servizi di mobile banking – percepiscono di avere un controllo maggiore del proprio denaro (oltre la media europea, ferma al 66%), 4 su 10 affermano di riuscire a risparmiare di più, mentre il 56% dichiara di andare meno in rosso rispetto a prima di iniziare a utilizzare i servizi bancari direttamente dal proprio smartphone.Comprenderne la motivazione è abbastanza intuitivo: tutto dipende dalla possibilità di interazione e di controllo immediato dei propri risparmi, ovvero dalla frequenza con cui si accede al proprio conto corrente che – per chi utilizza il mobile banking – è maggiore nell’86% dei casi. L’infograficaLa principale operazione effettuata tramite mobile Direct è infatti il controllo del proprio saldo, svolta dal 61% degli intervistati, e il 14% del campione afferma di pagare dal proprio smartphone anche le bollette (percentuali in linea con la media europea). Nonostante i dimostrati benefici a livello di risparmio, il mobile banking è scelto principalmente per questioni di tempo: il servizio consente infatti di risparmiare tempo per il 44% degli utilizzatori, mentre 2 italiani su 10 lo considerano uno strumento per semplificare la relazione con la banca e il 12% è convinto che sia un modo smart di utilizzare la banca.L’indagine internazionale Ing Direct su mobile banking, social media & financial behaviour (condotta in 12 Paesi su un campione di circa 11.000 individui) ha anche rilevato che gli italiani sono in generale più propensi rispetto alla media europea a utilizzare i social media per entrare in contatto con la banca: il 42% afferma di cercare informazioni generali sull’istituto di credito attraverso i social media (39% il dato europeo), il 38% sfrutta questo canale per esporre lamentele (32% in Europa), mentre per il 35% i social media vengono scelti anche come canale per entrare in contatto con il personale della banca e velocizzarne le richieste (31% in Europa). Ma i social media sono utilizzati dagli utenti anche per decisioni di natura finanziaria: il 29% (27% europeo) li usa per scegliere di cambiare banca, il 26% ( 25% europeo) per aprire un conto e il 26% (22% europeo) per cambiare la tipologia di mutuo.

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