Dopo la frenata del 2024, Pai Partners riattiva la vendita di Marcolin. Il fondo francese, proprietario del gruppo di occhialeria dal 2012, aveva affidato a Goldman Sachs il compito di selezionare i potenziali acquirenti già alla fine del 2023. Tuttavia, l’instabilità del mercato aveva costretto a un temporaneo stop. Oggi, con la ripresa della fiducia nel settore e il superamento delle turbolenze legate ai dazi, il dossier torna d’attualità. Secondo quanto ripotato dal quotidiano la Repubblica di venerdì 23 maggio, in prima fila per l’acquisizione ci sarebbe Fountain Vest, fondo di private equity con sede a Hong Kong. Il gruppo cinese aveva già partecipato alla prima fase di due diligence e, secondo fonti finanziarie, è tornato a Longarone con intenzioni serie, riaprendo il dossier in una fase che sembra ben avviata.
Nel frattempo, Marcolin continua a rafforzare il proprio portafoglio marchi. Dopo il rinnovo della licenza con Guess e l’estensione dell’accordo con Rag & Bone, l’azienda ha annunciato il prolungamento fino al 2032 della collaborazione con Max Mara per montature da sole e da vista. Si aggiungono al portafoglio anche brand iconici come Louboutin e K-Way.
Nonostante la congiuntura non favorevole per il lusso, il comparto dell’occhialeria di alta gamma continua a registrare performance incoraggianti. I numeri confermano la solidità del gruppo: nel 2024 Marcolin ha registrato ricavi per 545,8 milioni di euro, in leggera flessione dell’1,2% rispetto al 2023, ma con margini in decisa crescita (+10%) a 85 milioni. L’incidenza del margine operativo lordo (Mol) sulle vendite è salita dal 13,8% al 15,6%. Ancora meglio l’avvio del 2025: nel primo trimestre i ricavi sono saliti dell’1,2% a 143,5 milioni, con un Mol in crescita del 2,3% a 26,3 milioni e un’incidenza record del 17,8%.
Marcolin: l’espansione in Asia passa da Fountain Vest
L’interesse di Fountain Vest potrebbe aprire a nuove prospettive di crescita in Asia. Il fondo gestisce 11 miliardi di dollari per conto di fondi sovrani e pensionistici dell’Asia e del Medio Oriente, e nel 2024 ha portato in Borsa a New York la controllata Amer Sports, con una capitalizzazione oltre i 20 miliardi di dollari. La rete internazionale di Fountain Vest potrebbe rivelarsi strategica per rafforzare la presenza di Marcolin in mercati ancora poco presidiati come Cina, Corea e Giappone. Sul prezzo dell’operazione permane il massimo riserbo. Nella precedente tornata di trattative, la valutazione orbitava attorno a 1,3 miliardi di euro. Oggi il debito del gruppo si è ridotto a 320 milioni, un elemento che potrebbe favorire la chiusura dell’operazione.
© Riproduzione riservata