Lottomatica diventa una public company: Apollo esce di scena

Lottomatica diventa una public company: Apollo esce di scena

Il fondo Apollo chiude definitivamente la sua avventura in Lottomatica, completando la cessione dell’intera partecipazione residua nel gruppo delle scommesse. Con un’operazione di collocamento accelerato (accelerated bookbuilding) rivolta a investitori istituzionali, Apollo ha venduto il 21,3% del capitale – pari a 53,55 milioni di azioni – incassando complessivamente 1,21 miliardi di euro.

Le azioni sono state cedute a un prezzo unitario di 22,5 euro, contro una quotazione che alla vigilia era salita fino a 23,37 euro per poi assestarsi a 23,24 euro (-1,27%). L’operazione è stata gestita da Barclays Bank e Deutsche Bank, con il via libera delle stesse banche alla rinuncia del lock-up concordato nel precedente collocamento dell’8 maggio.

Questa uscita sancisce la trasformazione completa di Lottomatica in una vera public company, priva di un azionista di riferimento e con una compagine composta da grandi investitori istituzionali come Morgan Stanley (7,1%), Capital Research (5,1%) e Norges Bank (3,2%).

Quattro anni di crescita e rilancio

L’addio di Apollo arriva al termine di un percorso iniziato nel 2020, quando il fondo ha acquistato Lottomatica da Igt per 950 milioni di euro, segnando il ritorno dell’azienda in mani italiane. Il ritorno in Borsa è avvenuto nel 2023, e da allora il valore delle azioni è cresciuto del 150%, accompagnato da una forte espansione del gruppo: l’ebitda è passato dai 150 milioni del 2020 a una guidance tra 840 e 870 milioni per il 2025, mentre il numero di dipendenti è salito da 1.200 a 2.800.

Dal punto di vista finanziario, il 2024 si è chiuso con ricavi per 2 miliardi di euro, in crescita del 23%, e il 2025 è iniziato con il miglior trimestre di sempre: ricavi a 585,7 milioni, in aumento del 33%.

La storia di Lottomatica

Nata nel 1990 come consorzio tra diversi attori del settore informatico e bancario, Lottomatica ha attraversato decenni di trasformazioni. Quotata per la prima volta nel 2001, è stata acquisita nel 2002 da De Agostini. In seguito ha inglobato Gtech Corporation e la statunitense International Game Technology, diventando Igt e trasferendo la quotazione a New York. Il ritorno in Italia nel 2020 sotto l’egida di Apollo e la successiva rifocalizzazione sul mercato italiano delle scommesse hanno chiuso il cerchio.

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