Fondazione Enasarco, dopo aver rinnovato la propria governance eleggendo Patrizia De Luise presidente, ha avviato un processo di riorganizzazione delle sue partecipazioni bancarie: ha deciso di ridurre di oltre tre punti percentuali la sua presenza in Mps, a favore di Mediobanca. Nello specifico, il fondo Itaca Multi Strategy, gestito dalla Miria SGR, ha recentemente ceduto il 3,048% di Banca Monte dei Paschi di Siena.
L’operazione è avvenuta dopo l’assemblea del 17 aprile, durante la quale Mps ha approvato l’aumento di capitale per finalizzare l’Ops su Piazzetta Cuccia. La soglia è così scesa al di sotto del 3%, rilevante ai fini della vigilanza. Si tratta di una mossa che ha fatto perdere a Rocca Salimbeni il proprio sesto azionista di maggioranza. Enasarco era dietro al Mef che detiene l’11,7%, al gruppo Caltagirone con il 9,96%, a Delfin che è presente con il 9,86%, Banco Bpm che detiene il 5% e Anima con il 3,99%.
Come sta cambiando il risiko bancario
L’interesse si spostato verso Mediobanca, dove la fondazione ha iniziato a farsi strada già a inizio 2025, reinvestendo quanto ottenuto delle dismissioni in di Banco Bpm e Intesa. Sanpaolo. Ulteriori acquisti sono stati finalizzati ad aprile con i ricavi ottenuti dalla cessione delle azioni Anima nell’ambito dell’Ops di Banco Bpm. La salita al 2,52% dell’azionariato di Piazzetta Cuccia è stata completata proprio grazie agli introiti della cessione della quota in Mps.
Mediobanca, guidata da Alberto Nagel, è considerata meno esposta alla volatilità dei tassi d’interesse e ha un piano industriale e della remunerazione agli azionisti apprezzato dagli addetti ai lavori. Piazzetta Cuccia prevede, infatti, 4,9 miliardi tra cedole e buyback entro il 2028. Fonti interne riportano, inoltre, che il comitato investimenti di Miria ha recentemente raccomandato di votare a favore dell’acquisizione di Banca Generali, valutando positiva la strategia del gruppo.
Attualmente, la partecipazione del 2,52% in Mediobanca sarà conferita nell’ambito dell’Ops da parte di Enasarco solo in caso di rilancio dell’offerta da parte di Mps, in quanto il concambio presenta ancora uno sconto implicito del 5,5%. Si tratta di una scelta volta alla valorizzazione del patrimonio nel lungo periodo. L’obiettivo di Enasarco è di ottenere un posto di rilevanza nel sistema finanziario italiano.
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