Effetto Monti, lo spread sopra i 350 punti

Dopo le dimissioni annunciate dal presidente del Consiglio il differenziale Btp-Bund torna a crescere in una settimana delicata sul fronte finanziario per l’Italia. Nei prossimi giorni le valutazioni del presidente Napolitano

La crisi di governo in Italia riporta lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi ai massimi dal 22 novembre. Dopo i buoni segnali dei giorni scorsi, quando il differenziale tra titoli di Stato a dieci anni era sceso fino a quota 292 (venerdì la chiusura a 323 punti) lo spread registra nella mattinata di lunedì 10 dicembre 354 punti. Le “irrevocabili dimissioni” (dopo l’approvazione della legge di stabilità) annunciate dal presidente del Consiglio, Mario Monti – in seguito alle dure critiche del segretario Pdl, Angelino Alfano, che, di fatto, hanno costituito una sfiducia al premier – hanno aumentato la tensione dei mercati finanziari. “Le notizie politiche non danno supporto in questo momento al mercato italiano”, afferma a Reuters un trader da Milano precisando, però, come i volumi siano ancora molto sottili: “bisognerà capire nel corso della mattinata quale sarà la direzione, quando i volumi saranno un po’ più cospicui. Al momento – afferma – è decisamente un mercato venditore: quello che è successo a livello politico non aiuta il mercato e non aiuta in vista delle aste di questa settimana”.Mercoledì, infatti, è in programma un’asta di Bot annuali da 6,5 miliardi di euro, mentre giovedì sarà la volta di un’asta di Btp per un ammontare da definire. Sicuramente l’incertezza sui mercati (Standard & Poor’s ha annunciato un rischio di declassamento vista l’incertezza sull’agenda del prossimo governo) non aiuta: uno spread alto porta anche a rendimenti alti per i titoli di Stato e, di conseguenza, un debito maggiore per il Paese.

VERSO UN VOTO ANTICIPATO, MA NON TROPPO. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è dato tempo fino all’inizio della prossima settimana per fare le sue valutazioni. Un’ipotesi, confermate da alcune fonti qualificate all’Ansa, sembra prevedere uno scioglimento delle Camere entro Natale, 60 giorni per le elezioni (minimo 45 giorni secondo l’art. 61 della Costituzione) e almeno una quindicina di giorni per la preparazione delle liste. Quindi le date più probabili per il voto vanno fissate per domenica 17 e lunedì 18 o, al massimo, domenica 24 e lunedì 25 febbraio. Napolitano ha fatto anche capire quanto sia decisiva questa settimana di pre-crisi: da domani la palla passa alle Camere e il presidente vigilerà sui comportamenti dei partiti di maggioranza e sulle garanzie date di una responsabile e veloce adozione della Finanziaria (legge di stabilità).Se i tempi di approvazione della legge di Stabilità saranno rapidi, le elezioni nella seconda metà di febbraio porteranno a nuove Camere verso metà Marzo; a meno di un mese dalla scadenza prevista, il 13 aprile.

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