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A Squarcialupi l’oro di UnoAerre

All’imprenditore aretino il 100% della storica azienda orafa che, dopo 15 anni di perdite, prevede di chiudere l’anno in positivo

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Salvataggio nel segno della continuità per UnoAerre. Il marchio orafo, nato ad Arezzo nel 1926, rimane in mano ad un imprenditore della città toscana. Sarà infatti Sergio Squarcialupi, 73enne patron della Chimet (leader del recupero e della raffinazione di metalli preziosi) a rilevare il 100% dell’azienda orafa che faceva capo alla famiglia Zucchi.

Quella di Squarcialupi è infatti l’unica offerta di acquisto giunta alla scadenza dell’asta (la seconda dopo la prima andata deserta) ai liquidatori per la newco UnoAerre Industries, nata sulle ceneri della storica azienda finita in concordato preventivo. Gli americani della Richline del miliardario Warren Buffet, accreditati da più parti come possibili acquirenti, non hanno infatti presentato alcuna offerta.

Squarcialupi che, ha già guidato la UnoAerre a metà degli anni ’90 e la amministra da settembre 2010 per volontà degli istituti creditori MPS e Intesa SanPaolo, è ottimista per il futuro dell’azienda che conta 370 dipendenti (dei quali un centinaio in cassa integrazione). Secondo il manager-imprenditore dopo 15 anni di conti in rosso la UnoAerre tornerà in pareggio nel 2012 per poi riprendere a guadagnare dal 2013. L’azienda ha chiuso il 2011 con una perdita di 2,7 milioni di euro (contro i 20 milioni del 2010) e i primi tre mesi del 2012 in crescita del 20% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Credits Images:

Sergio Squarcialupi