Turismo in crescita, il Sud la fa da padrone

I dati Assoedilizia: +8,6% gli italiani, +2,5% gli stranieri. Sicilia prima meta

Il turismo italiano rialza la testa. Lo dicono Europasia e Cescat-Centro studi casa ambiente e territorio di Assoedilizia che raccontano l’estate della ripresa con il ritorno alle ferie di italiani (+8,6%) e l’ulteriore crescita degli stranieri (+2,5%) «che comunque negli anni di vacche magre del turismo interno hanno limitato il bilancio negativo. «Ma teniamo presente», sottolineano gli esperti, «che parliamo dei mesi centrali dell’anno durante i quali l’Italia, che è al terzo posto in Europa dopo Francia e Spagna per movimento turistico complessivo, conquista il primato continentale».

PREVISIONI. Nelle classifiche dell’Unwto relative al 2013, la Francia è al primo posto con 85 milioni di visitatori internazionali, seguita dagli Usa con 70 milioni, dalla Spagna con 61 milioni, dalla Cina con 56 milioni. L’Italia è quinta con 48 milioni di turisti davanti alla Turchia con 38 milioni, ma si prevede un boom per la penisola iberica e il Belpaese per i problemi di Tunisia ed Egitto. VERSO SUD. «Il settore si è rafforzato anche al Sud, dove si registra una presenza di quasi metà degli italiani assieme a una forte crescita del turismo internazionale», sottolinea Assoedilizia, «al primo posto la Sicilia (15%), seguono sostanzialmente a pari merito Sardegna, Puglia e Calabria (10%), e, a distanza, la Campania che, se le proiezioni venissero confermate, con meno del 4% si collocherebbe al 10° posto in Italia alle spalle anche di Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Veneto e Lazio».

EFFETTO EXPO. Decisivo l’effetto Expo per il turismo lombardo e non solo: +13% rispetto al 2014 con una punta di più 19% luglio 2015-luglio 2014. Da rilevare inoltre il suo effetto sul turismo enogastronomico. Questa estate il 42% degli italiani ha scelto di visitare frantoi, cantine, aziende, malghe, mercati e agriturismi. L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è una tendenza in rapido sviluppo. La spesa turistica per l’alimentazione supera gli 11 miliardi. E’ giusto ricordare che l’Italia può contare si 4,886 prodotti tradizionali censiti dalle regioni, 272 specialità Dop-Igp, 415 vini Doc-Docg”. CHE NUMERI. Cresce di conseguenza anche il fatturato: «Oltre 18 miliardi rispetto ai 17 del 2014 (+7%). Se consideriamo invece anche l’indotto e lo proiettiamo sull’intero anno, arriviamo a 375-380 milioni di presenze (giorni-turista), un giro d’affari di 166 miliardi di euro (il 10,6% del pil) e una incidenza sull’occupazione dell’11,4%».

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