Stabilità, via l’Imu per i separati e nuovi aiuti alle imprese

Permane la discussione sul denaro contante; tra i quattrocento emendamenti in discussione anche interventi a favore dei lavoratori e sgravi fiscali per favorire le assunzioni a tempo indeterminato

La Legge di Stabilità è al vaglio della Commissione Bilancio del Senato; sono 400 (su oltre 3.600) gli emendamenti che verranno discussi, fra cui quello relativo all’eliminazione di Imu e Tasi sulla casa in comodato d’uso ai figli o abitata dall’ex coniuge proprietà di separati.

CASA. La questione casa non verrebbe discussa solo in merito ai separati. Un’ulteriore proposta del Pd, che ha trovato sostegno anche all’opposizione, è di ridurre l’aliquota Imu e Tasi al 4 per mille per i proprietari di abitazioni date in affitto a canone concordato. Si prevede inoltre una stabilizzazione al 10% della cedolare secca sugli affitti. Si parla di casa anche nella proposta di aumentare da 8 a 20 mila il tetto del bonus fiscale per l’acquisto di nuovi mobili rivolto alle giovani coppie fino ai 40 anni.

IMPRESE. Altro nodo fondamentale della legge di stabilità saranno gli aiuti alle imprese. È sul Meridione che si concentrano le attenzioni del Governo: nel 2016 si prevede la decontribuzione totale per le nuove assunzioni a tempo indeterminato al Sud, con “super-ammortamenti” portati a un valore che passerà dal 140 al 160%. Non mancano incentivi alle imprese che investiranno in opere di ammodernamento: l’ecobonus salirà fino all’85% e coprirà un tetto di spesa pari a 500 mila euro, incoraggiando coloro che intraprendono opere di efficientamento energetico negli immobili di pregio storico e artistico; il super-ammortamento è previsto anche per le aziende che acquisiranno software e servizi per la gestione e la creazione di siti web, acquisti che verranno dunque equiparati a quelli di beni strumentali.

LAVORO. La questione lavoro rimane centrale nella Legge di stabilità. Tra gli emendamenti in discussione, su proposta del Pd si mira a introdurre il prestito previdenziale, che anticipa l’assegno ai lavoratori disoccupati e in prossimità della pensione. Attenzione rivolta anche ai dirigenti dell’Agenzia delle Entrate che sono stati retrocessi nei loro incarichi, data l’incostituzionalità dei loro incarichi dirigenziali: per loro, sono in discussione alcune misure di salvataggio.

DENARO CONTANTE. Resta aperto il nodo del tetto del denaro contante. Il disaccordo fra le parti coinvolte nella discussione resta: se il Governo, contro Sel e M5S, punta ad innalzarlo da mille a tremila euro, punta in alto la destra, dove dalla Lega Nord arriva una proposta la proposta di far arrivare il tetto alla mirabolante cifra di 12.500, dove Forza Italia si limita a proporre i 6 mila euro. Uguale disaccordo permane nella questione del Canone Rai: l’opposizione non ammette l’inserimento della tassa in bolletta; permane la proposta del Pd di rateizzarlo in due tranches nel 2016 (per diventare sei nel 2017).

PROPOSTE DAI COMUNI. Tra le richieste di emendamento spuntano poi anche quelle arrivate dall’Associazione dei Comuni italiani. È stata già respinta dal Governo in passato la proposta di tassare il traffico di passeggeri da porti e aeroporti; tra le istanze presentate, è richiesta la facoltà per tutti i comuni (anche non turistici) di imporre una tassa di soggiorno, e la cancellazione dello sconto del 30% sulle multe pagate entro cinque giorni dalla ricezione, valida per i cittadini, ma troppo costosa per i Comuni.

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