Un investimento fino a un miliardo di euro entro il 2034 per sostenere la filiera del tabacco in Italia. Questo è il fulcro dell’accordo firmato tra il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (Masaf) e Philip Morris Italia. La collaborazione, la prima a estendersi per un periodo temporale di dieci anni, prevede l’acquisto di circa metà della produzione italiana di tabacco greggio da parte della multinazionale americana, da oltre 60 anni attiva nel nostro Paese.
Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, ha sottolineato come l’intesa confermi il ruolo centrale della filiera tabacchicola italiana nell’ecosistema dell’azienda “una filiera integrata end-to-end collegata ai prodotti senza combustione, che oggi coinvolge circa 41 mila persone su tutto il territorio nazionale in ambito agricolo, manifatturiero e di servizi, contribuendo attivamente all’ambiziosa visione di costruire un futuro senza fumo”.
Secondo il sottosegretario del Masaf, Patrizio La Pietra, si tratta di un accordo senza precedenti per durata e quantità di prodotto acquistato, che offrirà sicurezza economica alle aziende agricole interessate fino al 2027, con possibili proroghe fino al 2034. La Pietra ha definito l’intesa un passaggio cruciale per il settore, capace di garantire ricavi certi e una programmazione serena delle attività future.
Il progetto tiene conto sia della riforma della Politica Agricola Comune (Pac) vigente, sia della futura Oac post-2028. Tra i punti salienti, c’è l’impegno a contrastare il caporalato con l’applicazione delle Buone pratiche di lavoro agricolo (Alp) di Philip Morris International e la promozione di innovazione, sostenibilità e sviluppo delle competenze nel settore. L’accordo, ha aggiunto La Pietra, rappresenta un modello per il supporto a tutta l’agricoltura italiana, con il governo impegnato a garantire crescita e competitività al settore primario del Paese.
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