Pensioni, il 40% degli assegni sotto i mille euro

Il 40% delle pensioni è inferiore ai mille euro. I dati dell’Istituto di previdenza contenuti nel Bilancio sociale 2014, contenuti nel bilancio sociale 2014, dicono che il 42,5% degli assegni (6,5 milioni di persone), è inferiore ai mille euro e che di questi 1,88 milioni di pensionati (12,1%) è sotto i 500 euro. Per il presidente dell’Inps, Tito Boeri, s«sarebbe stato importante fare «l’ultima riforma delle pensioni» con la legge di Stabilità 2016: nella manovra ci sono stati solo «interventi selettivi e parziali, che creano asimmetrie di trattamento. In assenza di correttivi, daranno spinta a ulteriori misure parziali che sono tra l’altro molte costose».

FUGA DAL LAVORO. Nei primi 9 mesi del 2015, intanto, sono state liquidate in tutto 109.796 pensioni anticipate rispetto all’età di vecchiaia a fronte delle 84.840 dell’intero 2014, di cui il 34% riguarda il lavoro dipendente (era il 22%) per effetto della legge Fornero.

DIPENDENTI PUBBLICI. Novità sul fronte dei dipendenti pubblici, il cui numero – con contratto a tempo indeterminato – scende sotto quota 3 milioni (2.953.000), in discesa del 2,8% (90 mila unità). Solo nel 2011, gli statali erano ben 3,23 milion, una cifra di poco superiore al totale attuale comprensivo anche dei precari (270 mila a tempo determinato). Nel complesso il numero dei lavoratori iscritti all’Inps (privati e pubblici) è risultato pari nel 2014 a 22.067.086 unità con aumento di 142.821 lavoratori rispetto ai 21.924.265 del 2013.

CASSA INTEGRAZIONE. Nel corso dell’anno passato, però, è diminuito il numero di lavoratori in cassa integrazione: sono stati 1,2 milioni, 21,3% in meno rispetto al 2013. La spesa totale per gli ammortizzatori sociali è stata di 22,6 miliardi (-4,2%). Nel dettaglio, per la cig, compresi i contributi figurativi, sono stati spesi 6,1 miliardi (-8,8%), per le indennità di disoccupazione 13,1 miliardi (-3,6%) e per la mobilità 3,4 miliardi (+2,7%).