Le tracce: da Pasolini a Paolo Borsellino
Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha messo a disposizione sette tracce, suddivise in tre tipologie, che vanno dalla letteratura alla riflessione scientifica, fino ai grandi temi di attualità.
Tipologia A – Analisi del testo:
- con una poesia tratta da “Appendice I a ‘Del Diario’ (1943-1944)”.
- Giuseppe Tomasi di Lampedusa con un estratto da Il Gattopardo.
Tipologia B – Testo argomentativo:
- Brano da “Gli anni Trenta. Il decennio che sconvolse il mondo” dello storico inglese Piers Brendon.
- Articolo di Riccardo Maccioni sul significato della parola “rispetto”.
- Testo di Telmo Pievani su evoluzione e celebrità.
Tipologia C – Tema di attualità:
- Discorso di Paolo Borsellino: “I giovani, la mia speranza”.
- Testo di Anna Meldolesi e Chiara Lalli sull’indignazione nel mondo social.
Intelligenza artificiale fuori dall’aula, ma non dallo studio
Per molti studenti, l’AI è stata una compagna di viaggio durante la preparazione: riassunti, simulazioni di tracce e sintesi pronte all’uso. Ma oggi, all’esame, si torna analogici. È un messaggio chiaro: la scuola chiede di dimostrare pensiero autonomo e spirito critico, anche se ancora non sono state definite regole ufficiali sull’uso dell’AI nel percorso scolastico.
Dal 2026 l’esame cambia (anche nome)
Quello di quest’anno sarà l’ultimo “esame di Stato” in questa formula. Dal 2026, secondo quanto annunciato dal ministro Giuseppe Valditara, si tornerà a chiamarlo esame di maturità, abbandonando la definizione ritenuta “troppo fredda”. Il nuovo modello punterà a una valutazione “più integrale della persona”, rivedendo soprattutto l’orale e ridefinendo i contenuti.
Un cambiamento che riflette l’esigenza di aggiornare la scuola rispetto alle trasformazioni culturali e sociali in atto, in un’epoca in cui – parole del ministro – “gli adulti tendono a tornare adolescenti e gli adolescenti non hanno un riferimento certo”.