Immagine dalla pagina Facebook di Smythson Scrivere a mano non è affatto superato, anzi: continua a esercitare un fascino crescente. Lo dimostra l’acquisizione di Smythson da parte di Oakley Capital, fondo d’investimento angloamericano che ha deciso di puntare su uno dei nomi più iconici della cartoleria e pelletteria di alta gamma.
Smythson apre a una collaborazione tra Oakley e Tivoli Group
Il marchio britannico, fondato a Londra nel 1887 da Frank Smythson, è celebre per le sue agende, quaderni, taccuini e accessori da scrivania raffinati e artigianali. Una tradizione lunga oltre 130 anni, amata da chi cerca qualità e bellezza in oggetti che accompagnano la scrittura quotidiana. Smythson è stato ceduto da Tivoli Group, realtà toscana leader nella produzione per il lusso internazionale, che ne era proprietaria dal 2009 insieme alla holding Greenwill.
L’operazione rafforza la piattaforma Iconic BrandCo di Oakley, che riunisce marchi dal forte heritage come Alessi, Globe-Trotter, Connolly, Fornasetti e Fabbrica Pelletterie Milano. “È stato un onore lavorare con il management di Smythson per proteggere l’heritage del brand e allo stesso tempo per farlo evolvere”, ha dichiarato Stefano Giacomelli, Ceo di Tivoli Group e vicepresidente di Smythson.
Il gruppo toscano continuerà a curare sviluppo e produzione della pelletteria del brand e potrebbe avviare collaborazioni anche con altri marchi del portafoglio Oakley. La scelta di Oakley conferma che, anche nell’era digitale, la scrittura su carta mantiene un valore speciale. Con questa acquisizione, Oakley non compra solo un marchio, ma investe in un’idea precisa di lusso: quella che trova valore nella lentezza, nella cura e nei dettagli.
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