L’illegalità nel paniere di un consumatore su quattro

L’indagine Confcommercio-Imprese per l’Italia con Format Ricerche: il 25,6% della popolazione ha acquistato nel 2013 almeno una volta un prodoto o un servizio contraffatto

Un consumatore su quattro – ovvero il 25,6% – ha acquistato almeno una volta, nel corso del 2013, un prodotto o un servizio illegale. Così può essere introdotta la ricerca che Confcommercio-Imprese per l’Italia, in collaborazione con Format Ricerche, ha realizzato per esaminare un aspetto di cruciale importanza: l’approccio del consumatore nei confronti di illegalità, contraffazione e abusivismo. Lo studio evidenzia come il 35,5% dei consumatori italiani abbia avuto occasione almeno una volta nella vita di acquistare prodotti illegali/contraffatti (o servizi erogati da parte di soggetti non autorizzati). Si parla quindi non solo di prodotti ma anche di download da Web di film, musica o videogiochi. Tra le categorie dei prodotti acquistati illegalmente nel 2013 vi è al primo posto l’abbigliamento con il 41,2%, seguono gli alimentari (28,7%), gli occhiali (27,6%), la pelletteria (26,9%), le calzature (21%), i profumi e i cosmetici (18,1%), i farmaci (15,6%) e i prodotti parafarmaceutici (14,9%); e, a seguire, anche prodotti di elettronica ed elettrodomestici (6,9%) e la categoria che include film, musica e videogiochi (6.7%).Per oltre il 50% dei consumatori la ragione principale dell’acquisto di prodotti o servizi “illegali” è sostanzialmente di natura economica. Per il 55,3% dei consumatori l’acquisto dei prodotti illegali è piuttosto normale e, per di più, si rivela utile per chi ha difficoltà ad arrivare a fine mese. Solo il 36,2% dei consumatori è convinto che l’acquisto “illegale” sia effettuato inconsapevolmente. Per tre consumatori su cinque le sanzioni verso chi produce, distribuisce prodotti illegali o contraffatti e pratica abusivamente un’attività (60,6%) e verso coloro che li acquistano (64,1%) sono insufficienti e non costituiscono un deterrente efficace. Il 75,2% dei consumatori ritiene necessaria una campagna di comunicazione, informazione e sensibilizzazione dei cittadini sull’illegalità, la contraffazione e l’abusivismo. L’indagine è stata effettuata su un campione statisticamente rappresentativo dell’universo consumatori italiani dai 18 anni in su (1.000 interviste andate tra il 30 settembre e il 9 ottobre 2013).

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