Addio Confindustria, la nautica italiana salpa verso altri lidi

Decisione motivata dalla “prolungata mancanza di attenzione al comparto” da parte della confederazione.

La nautica italiana dice addio a Confindustria. Causa? Scarsa attenzione al comparto da parte della confederazione guidata da Vincenzo Boccia. Azimut | Benetti, Baglietto, Gruppo Ferretti, Vismara Marine e Viareggio Superyacht sono tre le 15 grandi aziende del settore che hanno deciso di mollare gli ormeggi da Viale dell’Astronomia per muoversi verso altri lidi. “Confindustria si limita a svolgere un’attività di supporto sindacale per le aziende a fronte di cospicui contributi”, denunciano le aziende in un comunicato congiunto. “Tale disattenzione si è addirittura manifestata in modo scandaloso, nella sostanza e nella forma, per la mancata implementazione di una federazione di scopo, più volte annunciata, che avrebbe dovuto raccogliere tutti gli operatori del settore”.

A lasciare Confindustria sono: Apreamare, Azimut|Benetti, Baglietto, Cantiere delle Marche, Cantieri di Sarnico, Colombo, Gruppo Ferretti, Maltese, Mase Generators, Mondomarine e cantieri di Pisa, Opem Sistemi, Perini, Picchiotti, Tecnopool, Viareggio Superyacht, Vismara Marine

ACCUSE ANCHE A UCINA. Già nel 2015 gli stessi produttori di yacht e altre 60 aziende primarie del settore erano usciti dall’associazione di rappresentanza Ucina, “che in questi anni non ha saputo bilanciare correttamente le iniziative a supporto della piccola nautica e di quella di grandi dimensioni, che si è invece concentrata principalmente sull’organizzazione del salone nautico di Genova”. Tra le accuse mosse contro Ucina, “che non presta alcuna attenzione all’ innovazione, ci sarebbe anche il fatto di essere un’associazione presieduta da un dipendente di un gruppo francese, il gruppo Bénéteau, diretto concorrente della industria italiana. Un elemento poco compatibile per aziende impegnate a tenere alta l’immagine del Made in Italy nel mondo.

DIREZIONE ALTAGAMMA. Già nel 2015, si ricorda nella nota, 67 aziende italiane del settore, che sono di gran lunga il nerbo portante, la spina dorsale della nautica italiana hanno dato vita a un’associazione denominata Nautica Italiana che ha deciso di affiliarsi ad Altagamma, l’associazione che raccoglie le aziende dell’eccellenza italiana. “In Altagamma le aziende nautiche sono state accolte con entusiasmo e favore e possono ora svolgere tutte quelle attività di innovazione e promozione sconosciute in Confindustria e Ucina”, si conclude nella nota.

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