La legge dei rendimenti decrescenti spiegata a chi fa business

La legge dei rendimenti decrescenti spiegata a chi fa business© Shutterstock

La legge dei rendimenti decrescenti è un principio fondamentale dell’economia che ogni imprenditore dovrebbe conoscere. Comprendere questa legge aiuta a evitare inefficienze, sprechi di risorse e decisioni operative controproducenti al corretto andamento della propria attività. Si tratta di un principio che ha un forte impatto sulle decisioni aziendali e saperlo applicare correttamente può contribuire positivamente alla produttività e alla redditività.

Si tratta di un principio che può essere applicato a ogni settore e che dà un importante ausilio nella pianificazione del proprio business plan. Tenerlo in considerazione permette di evitare perdite o rallentamenti nella produzione. In questo caso è fondamentale capire qual è il punto che non va oltrepassato in termini di investimenti economici e di forza lavoro. Ma vediamo meglio nel dettaglio di cosa si sta parlando e qualche esempio pratico che aiuta a comprendere come applicare la teoria alla gestione aziendale quotidiana.

Cos’è la legge dei rendimenti decrescenti?

La legge dei rendimenti decrescenti è stata formulata dall’economista David Ricardo e afferma che, mantenendo costanti tutti gli altri fattori di produzione, l’aumento di un solo input (che, per esempio, può essere il lavoro o il capitale) provoca un incremento della produzione iniziale, ma – oltre un certo punto – ogni unità aggiuntiva produce incrementi sempre minori di output.

Se il gestore di un ristorante decide di assumere più cuochi per aumentare la produzione, questo proposito si rivela vero fino a un certo punto. Superata poi una certa soglia, gli ambienti destinati alla cucina si affollano troppo e il lavoro non viene gestito più in maniera virtuosa. I vari professionisti, infatti, si ostacolano alla vicenda e i risultati diminuiscono.

Un bravo imprenditore, che guarda in prospettiva, deve conoscere la soglia che non può superare, altrimenti rischia di fare delle mosse false. Questa teoria, infatti, ha diverse implicazioni per le imprese e insegna a correre ai ripari. In quest’ottica, prima di tutto, è necessario ottimizzare le risorse e aggiungerne al processo produttivo non garantisce sempre un aumento proporzionale dell’output. L’esempio precedente è chiaro.

Inoltre, conoscere il punto dei rendimenti decrescenti aiuta a pianificare la produzione in modo efficiente, evitando sovraccarichi e sprechi. Lo stesso vale per l’assunzione del personale, che può essere utile fino a un certo punto. Se si esagera si possono causare inefficienze e aumentare i costi senza migliorare la produttività.

Legge dei rendimenti decrescenti: alcuni esempi

Per comprendere meglio il meccanismo che c’è dietro la legge dei rendimenti decrescenti, è bene studiare alcuni esempi pratici. In agricoltura l’aggiunta di fertilizzanti su un terreno migliora la resa fino a un certo punto, dopodiché rischia di danneggiare il suolo e ridurre la produttività dell’appezzamento di terreno messo a reddito.

Lo stesso vale se ci si sposta nel settore della produzione industriale. Se in una fabbrica si aggiungono macchinari e/od operai, la produzione cresce sino a quando spazio e coordinamento fra gli elementi che costituiscono la forza lavoro non diventano limitanti.

Qualora fosse il marketing digitale il proprio settore di interesse, il principio non cambierebbe. Investire in pubblicità online porta a un aumento delle vendite fino a un certo budget: se si sfora, il ritorno sull’investimento diminuisce

La differenza tra rendimenti decrescenti e rendimenti di scala

A questo punto vale la pena fare una distinzione chiarificatrice: quella fra la legge dei rendimenti decrescenti e i rendimenti di scala. La prima si riferisce all’aumento di un solo input mantenendo tutte le altre variabili costanti nel breve periodo, mentre i rendimenti di scala considerano l’aumento proporzionale di tutti gli input nel lungo periodo.

Una volta che si conosce la teoria, è fondamentale tradurla in pratica e capire qual è il momento in cui fermarsi prima che siano i risultati a farlo intuire. Sicuramente è fondamentale avere un business plan sostenibile e non avanzare alla cieca. Si tratta di un concetto che deve essere chiaro sin dall’inizio, anzi: prima di aprire un’impresa. Altrimenti si rischia il fallimento in tempi brevissimi.

Le strategie per gestire e sfruttare la legge dei rendimenti decrescenti

Prima di tutto è bene fare un’analisi costi-benefici. Questo significa valutare attentamente l’impatto dell’aggiunta di risorse in termini di investimento economico e di ritorno produttivo. È importante capire se il gioco vale la candela e quanto ci si può permettere in termini di dispendio monetario.

Nell’epoca dell’intelligenza artificiale, se si punta a un’ethical AI e su un concetto di tecnologia sostenibile, investire sull’automazione può essere una strategia vincente. Si può migliorare in termini di velocità ed efficienza, in tutti quei comparti dell’attività dove la creatività umana non serve e basta un monitoraggio attento delle macchine. In questo modo si può risparmiare su un fronte per investire su altri dove, invece, l’apporto delle menti umane è determinante. Anche creare un team ibrido fra dipendenti e AI agent potrebbe aiutare a superare i limiti imposti dai rendimenti decrescenti. Pure il reinforcement learning, che permette alle AI di imparare con l’esperienza, si sta rivelando un alleato prezioso in più settori economici.

Sia in chiave di ML e DL, rispettivamente Machine Learning e Deep Learning, che in termini più tradizionali, è importante puntare sulla formazione del personale. Migliorare le competenze dei dipendenti può aumentare la produttività senza necessariamente aumentare il numero di lavoratori.

Infine è necessario non sottovalutare il valore del monitoraggio continuo. Questo vuol dire servirsi di indicatori di performance per identificare tempestivamente quando si raggiunge il punto di rendimenti decrescenti e fermarsi un attimo prima. Le macchine sono molto efficienti in tal senso, ma non va mai dimenticato che sono pur sempre macchine e che vanno supervisionate. Loro sono superiori in termini di velocità e analisi di una quantità di dati che l’uomo non può passare in rassegna, ma non va sottovalutato il concetto di margine di errore (che va ridotto al minimo e intercettato quando serve).

In conclusione, quindi, la legge dei rendimenti decrescenti è un concetto chiave per la gestione efficiente delle risorse aziendali. Comprenderla e applicarla consente di ottimizzare la produzione, ridurre i costi e migliorare la redditività. Gli imprenditori e i manager dovrebbero considerare attentamente questo principio nelle decisioni operative e strategiche per garantire una crescita sostenibile e competitiva.

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