I Marchi Storici italiani rappresentano un patrimonio economico e identitario di valore crescente per il nostro Paese. Secondo i dati diffusi dall’associazione Marchi Storici d’Italia, sono oggi 886 i marchi iscritti al Registro speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale, per un totale di 650 aziende.
Queste realtà imprenditoriali generano complessivamente oltre 70 miliardi di euro di fatturato e impiegano circa 86 mila addetti in tutta Italia. Il peso economico di queste imprese si concentra in particolare nei comparti simbolo del Made in Italy: agroalimentare, moda-abbigliamento, arredamento-casa e automazione-meccanica. Si tratta dei cosiddetti settori delle “4 A”, che costituiscono le colonne portanti del sistema produttivo italiano e che trovano nei Marchi Storici una leva strategica di competitività sui mercati internazionali.
Secondo l’Associazione di rappresentanza, la crescente adesione al Registro, istituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), conferma l’interesse delle aziende verso strumenti in grado di valorizzare la propria storia e identità, ma anche di contrastare fenomeni come l’italian sounding e la contraffazione. La tutela della proprietà industriale e il rafforzamento del legame tra marchi storici e territorio diventano così elementi centrali nella promozione del brand Italia nel mondo. L’Associazione sta inoltre lavorando per rafforzare ulteriormente il ruolo dei Marchi Storici attraverso interventi normativi ed economici. Tra le misure in cantiere figurano il potenziamento del Fondo Salvaguardia Imprese, l’inserimento del Marchio Storico tra i beni intangibili rilevanti nel regime fiscale del Patent Box e l’introduzione di nuovi incentivi per coinvolgere le PMI titolari di marchi storici in percorsi formativi e culturali legati al Made in Italy.
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