Ferrari chiude il primo trimestre con dei profitti in aumento del 17%, prova del fatto che le consegne e i conti sono in crescita. Intanto si affaccia al mercato delle auto elettriche con un modello che verra presentato, almeno in parte, a fine anno.“È un capolavoro di tecnologia, design e caratteristiche uniche. Sarà un viaggio di scoperta emozionante – ha spiegato l’a.d. Benedetto Vigna.
I ricavi netti del Cavallino Rampante, per questa prima parte di anno, son pari a 1,79 miliardi di euro, in crescita del 13% rispetto all’anno precedente. Le consegne totali sono 3.593 unità (33 in più). L’utile netto è pari a 412 milioni di euro, il 17% in più rispetto al 2024, l’utile operativo a 542 milioni, un incremento del 22,7% con un margine dell’utile operativo del 30,3%.
Tutti i dettagli del bilancio 2025
La generazione di free cash flow industriale nel trimestre è stata di 620 milioni di euro, a fronte di un indebitamento industriale netto – al 31 marzo 2025 – pari a 49 milioni (rispetto a 180 milioni al 31 dicembre 2024). Un risultato, questo, ottenuto anche grazie ai riacquisti di azioni proprie per 424 milioni di euro.
La regione Emea ha registrato un aumento di 128 unità, le Americhe di 25 unità, mentre la Cina continentale, Hong Kong e Taiwan hanno assistito a un calo di 80 unità. Lo stesso vale per il “Resto dell’Apac”, dove le vendite sono scese di 40 unità. In ogni caso, i risultati del trimestre consentono di confermare gli obiettivi di fine anno, nonostante i dazi Usa che, però, pare non abbiano toccato gli affari della casa automobilistica di lusso italiana.
Secondo le stime Ferrari continuerà a vedere i propri profitti aumentare. Si prevedono ricavi superiori a 7 miliardi di euro e l’Ebitda adjusted è atteso ad almeno 2,68 miliardi.
Nonostante i dazi Usa possano avere un potenziale impatto di 50 punti base sui margini, Benedetto Vigna ha fatto sapere che “fino ad oggi non vediamo un impatto specifico dei dazi, ma restiamo vigili: i clienti hanno apprezzato il fatto che abbiamo comunicato da subito e con chiarezza le nostre decisioni (aumenti dei prezzi fino al 10%) e che ci faremo carico di una parte dei costi”.
Le previsioni per il futuro
Ancora una volta si punta ai ricavi più che ai volumi, “il portafoglio ordini dei modelli attuali si è evoluto come previsto e copre l’intero 2026, con le 12 Cilindri Coupé e Spider che guidano l’acquisizione degli ordini”, ha specificato Vigna.
Rispetto al debutto sul mercato dell’elettrico, l’amministratore delegato di Ferrari ha annunciato come deadline ottobre 2026. E, per spiegare la ratio di un simile investimento, ha preso in prestito la citazione del fondatore: “A chi verrà dopo di me, io affiderò un’eredità molto semplice. Mantenere viva quella volontà di progresso perseguita in passato”. Così si era espresso un pioniere come Enzo Ferrari.
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