Fedrigoni: l’interesse di Dubag arriva tardi, Giano chiude

Fedrigoni: l'interesse di Dubag arriva tardi, Giano chiude

Il gruppo finanziario tedesco Dubag ha mostrato interesse per il mondo produttivo di Fabriano, lo storico hub italiano della carta nelle Marche, proprio mentre il Gruppo Fedrigoni sta procedendo alla chiusura del business dell’ufficio della controllata Giano, cercando di evitare forti ricadute occupazionali sui lavoratori.

Standoa quanto riportato dal Sole 24 Ore, Baviera Dubag si sarebbe mosso più o meno venti giorni fa, interessandosi sia al business della carta per ufficio sia a quello della carta per l’arte e il disegno. Per questo segmento, si parla di un giro d’affari totale di 220 milioni di euro e di un Ebitda di 18 milioni. Le carte per ufficio, in particolare, generano ricavi per 135 milioni, ma l’Ebitda negativo pesa sui bilanci. In precedenti si era registrato interesse per almeno uno dei due comparti anche da parte di altri investitori stranieri, come Usa Mutares e la multinazionale Fila.

Secondo fonti vicine a Fedrigoni, le proposte ricevute sono state respinte perché non offrivano le essenziali assicurazioni per consentire la continuazione del business. Intanto il Gruppo si è impegnato a ricollocare almeno in parte i 195 dipendenti di Giano, coinvolti nella procedura di mobilità collettiva, negli altri stabilimenti marchigiani e italiani tra Verona e il Trentino. Il 24 ottobre ci sarà un’altra riunione, necessaria dopo la mobilitazione dei sindacati.

“L’azienda si sta impegnando fattivamente per trovare tutte le soluzioni percorribili che possano ridurre l’impatto della chiusura di Giano sulle persone e sui posti di lavoro”, ha dichiarato Giuseppe Giacobello, responsabile relazioni industriali del Gruppo Fedrigoni. “Bisogna tenere presente, però, che siamo solo all’inizio dell’iter, seguiranno altri incontri con le parti sociali, i sindacati e le istituzioni e dunque invitiamo le persone ad avere fiducia in questo percorso. Contiamo di arrivare all’incontro del 24 ottobre con ulteriori opportunità anche di tipo industriale”.

Le Marche resteranno comunque centrali nel progetto: “Anzi continueremo a investire sullo sviluppo dei nostri siti produttivi e di trasformazione in quest’area e sul brand Fabriano, che vogliamo fare diventare un marchio leader a livello mondiale sui prodotti distintivi, come le carte per l’arte e il disegno, i prodotti per la scuola e la cartoleria, le carte per la sicurezza”, ha concluso Giacobello.

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