Export, la moda italiana punta sulla Russia per il 2017

Le previsioni di Prometeia e Confindustria spingono a scommettere sulla ripresa della domanda da parte di Mosca dopo le difficoltà dovute alle sanzioni

L’export della moda italiana crescerà del 37,4% nei Paesi emergenti fino al 2020. Ma il 2016 sarà l’anno della Russia, chiamata al riscatto dopo i mesi difficili delle sanzioni dovute alla guerra in Ucraina. Lo dicono le previsioni di Prometeia e dal Centro Studi di Confindustria presentate durante il lancio del progetto Esportare la Dolce Vita, a cui prende parte anche Sistema Moda Italia (Smi).

Il made in Italy dovrebbe tornare a crescere a Mosca a partire dal 2017, grazie al Progetto speciale Russia voluto da Ice, Smi e ministero dello Sviluppo economico per il 2015, ma che dovrebbe continuare anche nel 2016 forte di un budget da un milione di euro. Come racconta Pambianconews, si tratta di una serie di iniziative volte a portare i buyer russi in Italia, in particolare alla Settimana della moda al via domani 23 settembre.

Nonostante tutto, infatti, Mosca resta il terzo mercato per il fashion tricolore dopo Francia e Germania. Nel 2014 è arrivato un crollo del 13%, cresciuto fino al 30% nella prima metà del 2015. A guidare la risalita dovrebbe essere la fascia di prodotti medio-alta che dà guida al 2020 dovrebbe spingere l’export italiano fino a un +26,7% raggiungendo quota 1,3 miliardi di euro.

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