Ebola, cioccolato a rischio

Il virus minaccia il raccolto in Costa d’Avorio senza lavoratori stagionali. Il prezzo del cacao è salito a 3100 dollari a tonnellata. Per risollevare il settore i membri della World Cocoa Foundation intervengono con aiuti per la lotta e la prevenzione della malattia mortale

Il virus Ebola minaccia l’economia del cioccolato: a rischio il raccolto in Costa d’Avorio. Il Paese, uno tra i più grandi produttori al mondo, è senza lavoratori stagionali. Anche se ancora non vi sono casi di contagio, da agosto sono state chiuse le frontiere con la Liberia e la Guinea, aree da cui provengono numerosi braccianti per lavorare nelle piantagioni.

PREZZI ALLE STELLE. Il 33% del cacao totale nel mondo proviene dalla Costa d’Avorio che ne produce in media 1,6 milioni di tonnellate all’anno. La chiusura delle frontiere decisa dal governo ivoriano (e la conseguente carenza di operatori stagionali) ha scatenato un’impennata dei prezzi della materia prima. A settembre i costi delle futures del cacao sono passati da una media tra i 2.000 e i 2.700 dollari a tonnellata a quota 3.400 e si sono stabilizzati a 3.100.

GLI AIUTI. La World Cocoa Foundation (Wcf), come riferisce l’Ansa, ha avviato con il progetto Cocoa Industry Response to Ebola per raccogliere fondi da devolvere alla lotta e alla prevenzione dell’ebola. L’organizzazione internazionale, attraverso questa sottoscrizione avviata con i propri 115 membri (tra cui Nestlé e Mars), conterà di ottenere fondi da destinare agli operatori sanitari come la Croce Rossa o la Caritian International.

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