Deficit di bilancio della Chiesa: di cosa dovrà occuparsi Papa Prevost

Deficit di bilancio della Chiesa: di cosa dovrà occuparsi il nuovo Papa Prevost© Shutterstock

Papa Francesco, negli ultimi tempi, ha lavorato di meno e alcuni dossier si sono accumulati. Oggi il neo Papa Leone XIV dovrà occuparsi del deficit di bilancio della Chiesa. Il nome scelto sembra rievocare quello di Leone XIII che, con la Rerum Novarum del 1891, avviò la grande tradizione della Dottrina Sociale. 

Nel 2024, il buco di bilancio è stato di almeno 70 milioni di euro, ma secondo altre indiscrezioni potrebbe ammontare a 85 milioni. A incidere è stata la pandemia e la chiusura dei Musei Vaticani. Un problema notevole che si è manifestato nonostante la spending review voluta da Jorge Bergoglio, con la razionalizzazione dei dicasteri e le riforme delle istituzioni economiche. Le donazioni in calo, le spese ingenti e le difficoltà legate al fondo pensioni hanno creato non pochi problemi e adesso tocca al nuovo pontefice trovare una soluzione. Intanto si attende un aiuto da Ior e Apsa.

L’operato di Papa Francesco

Lo stipendio del Papa ammonta a circa 2.500, almeno secondo le scelte portate avanti da Francesco, che nel 2014 aveva istituito la Segreteria per l’Economia. La riforma della Curia ha eliminato vecchi dicasteri, e li ha uniti a nuovi, oppure ha messo insieme competenze vicine.

Gli sforzi di Papa Francesco non hanno evitato lo scandalo del Palazzo di Londra, Sloane Avenue. Fra il caso Becciu e il processo a Londra, la Santa Sede ha perso oltre 200 milioni di euro. Una cifra notevole considerando il deficit di bilancio della Chiesa.

Alla Segreteria di Stato è stata tolta la “cassa”, che era arrivata fino a 700 milioni, ed è stata concentrata nell’Apsa, il dicastero del patrimonio, che per volere del Papa affida la gestione allo Ior. Leone XIV dovrà studiare tutti i dossier e decidere cosa fare con i vertici attualmente in piedi. 

Prioritario è il controllo della spesa, affidato al prefetto della Segretaria, lo spagnolo laico Maximino Caballero Ledo. Si tratta di una persona non molto amata per il taglio delle spese che ha messo in pratica, in linea con quanto chiesto da Papa Francesco.

Bergoglio ha messo mano alla sanità, per salvare gli ospedali cattolici in difficoltà. Basti pensare al nosocomio dell’Isola Tiberina, che ha ricevuto 150 milioni di euro ed è stato affidato al Policlinico Gemelli. Un’operazione simile è prevista per il Bambin Gesù, l’ospedale pediatrico gestito dalla Santa Sede che verrà trasferito dal Gianicolo all’area dell’Ospedale Forlanini, prevedendo un investimento notevole.

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