Dazi Usa: perché l’Unione europea apre al compromesso del 15%

Bruxelles valuta l’accettazione di dazi generalizzati sulle esportazioni verso gli Stati Uniti in cambio di garanzie commerciali e stabilità geopolitica

Uno scatto che ritrae Ursula von der Leyen e Donald Trump al World Economic Forum del 2020© European Union, 2020

L’Unione europea e gli Stati Uniti potrebbero essere vicini a concludere un accordo commerciale che includerebbe l’accettazione di un dazio generalizzato del 15%, nel tentativo di raffreddare le crescenti tensioni transatlantiche. Sebbene i negoziati siano ancora in corso, una maggioranza di governi europei comincia a considerare seriamente questa strada come il male minore rispetto a uno scenario di confronto.

Secondo fonti diplomatiche comunitarie, il patto prevederebbe l’accettazione di questa aliquota da parte delle esportazioni europee verso gli Stati Uniti, in cambio di garanzie di stabilità commerciale ed esenzioni specifiche per settori sensibili. L’obiettivo: evitare un’escalation che potrebbe sfociare in una guerra commerciale di portata maggiore, proprio quando il contesto geopolitico ed economico globale presenta già rischi sufficienti.

Il negoziato tra l’UE e Donald Trump

Sullo sfondo di questo negoziato si registra l’entrata in vigore di nuove misure protezionistiche da parte di Washington e la pressione esercitata da Bruxelles per mantenere un trattamento più equo in materia di sussidi e accesso al mercato. Anche se rimane margine per un accordo, le capitali europee non escludono di attivare il meccanismo anti-costrizione se le conversazioni dovessero naufragare.

Questo strumento, approvato dall’UE nel 2023, consente di rispondere in modo più agile alle pressioni economiche esterne con misure compensative, qualcosa che fino a poco tempo fa si evitava per timore di irrigidire ulteriormente i rapporti con alleati chiave. Ma i tempi sono cambiati. La volontà di proteggere gli interessi industriali europei sta guadagnando peso nell’agenda, e ciò potrebbe tradursi in un irrigidimento del tono se non ci saranno progressi tangibili nelle prossime settimane.

Il braccio di ferro commerciale con gli Stati Uniti è diventato una delle prove più delicate per la politica commerciale europea nel 2025, e l’esito di questo negoziato segnerà il tono delle relazioni transatlantiche per il resto del decennio.

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