Corte dei Conti, in Italia pressione fiscale al 53%

La crisi economica avrebbe portato gli italiani a finanziare le proprie attività attraverso il mancato pagamento dei tributi, soprattutto l’Iva. L’analisi del presidente Luigi Giampaolino

“La pressione fiscale effettiva in Italia si è impennata al 53%”. È l’allarme lanciato dal presidente della Corte dei Conti, Luigi Giampaolino, che, nel corso di un’audizione in Parlamento giovedì 19 giugno, ha sottolineato come la crisi economica abbia portato gli italiani a ricorrere a “una sorta di finanziamento improprio delle attività economiche attraverso il mancato pagamento di tributi quali per lo più l’Iva”.Secondo il presidente della Corte dei Conti, l’evasione fiscale è sempre stata e “continua ad essere un problema molto grave”. Ma ancora più grave è che esistono “divisioni su un tema come quello del contrasto all’evasione, che per sua natura dovrebbe costituire elemento di piena condivisione e concordanza”. La stima del sommerso in Italia, secondo le stime dei magistrati contabili dello Stato, si attesta fino al 18% del Pil, un dato che, spiega Giampaolino “colloca il nostro paese al secondo posto nella graduatoria internazionale guidata dalla Grecia”.

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