Altro che demagogia: ai tagli alla politica Giulio Tremonti ci pensa seriamente. Ne è la prova il testo che il Corriere della Sera ha pubblicato in esclusiva sul suo sito internet svelando i piani del ministro dell’Economia. A disposizione di tutti i lettori i sette punti del piano Tremonti contro gli sprechi della macchina governativa: si parte dal tetto agli stipendi (non più alti della media Ue) e si chiude con l’election day (basta a consultazioni elettorali e referendarie divise). “Ed eccolo, qui di seguito, l’articolato al quale il ministro dell’Economia alludeva e al quale evidentemente si stava lavorando – scrive Sergio Rizzo – Un disegno di legge che potrebbe ora incidere pesantemente sui privilegi di quei ‘padreterni’ che ‘spadroneggiano a Roma’ (…)”. (Taglio dei costi della politica – scarica il Pdf)Tra gli altri punti affrontati da Tremonti le auto blu (evidentemente la cura Brunetta non basta), e i voli di Stato, riservati solo al presidente della Repubblica, ai presidenti di Camera e Senato e al presidente del Consiglio. Niente telefono, ufficio o auto di servizio per chi scade da incarico pubblico. E neanche pensione o vitalizio (escluso il presidente della Repubblica). In mezzo altre idee che non piaceranno al Parlamento, ed è questo il problema principale. Anche via decreto, prima o poi la legge dovrà essere votata dalle due Camere, ovvero dovrà passare all’esame di quella classe politica interessata dai tagli che. solo poco tempo fa, ha votato contro – in larghissima maggioranza – a una proposta di legge sull’abolizione dei vitalizi parlamentari (il video denuncia di Report è pubblicato sulla nostra pagina Facebook). Sicuramente, però, la proposta troverà largo consenso tra gli elettori, ed è forse per questo che questi sette punti, sono passati dalle mani del ministro a quelle del giornalista del Corriere della Sera.
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