Altavilla (Byd) “Incentivi inutili, servono infrastrutture. Possiamo farle noi”

Il Senior Advisor del gruppo automobilistico boccia il piano del governo italiano: “Così l’auto elettrica non decolla”. E propone: “Siamo pronti a costruire la rete di ricarica, senza guadagnarci un euro"

Altavilla (Byd): “Incentivi inutili, servono infrastrutture. Possiamo farle noi”Alfredo Altavilla, Senior Advisor di Byd in Europa

Il nuovo pacchetto di incentivi per l’acquisto di auto elettriche varato dal governo italiano non piace affatto ad Alfredo Altavilla, Senior Advisor per l’Europa di Byd. Secondo il top manager del gruppo automobilistico cinese, intervenuto alla presentazione di Roma del nuovo modello Dolphin Surf, il provvedimento rappresenta “la più bella riedizione della corazzata Potëmkin. Si può dire che è una cagata pazzesca?”, afferma senza mezzi termini. “Trovo questa misura una bestialità”.

Secondo Altavilla, il vero ostacolo alla diffusione della mobilità elettrica in Italia non è il costo delle vetture, ma l’assenza di una rete infrastrutturale di ricarica. Proprio quella che avrebbe dovuto essere finanziata con i fondi del Pnrr. Invece, aggiunge il Senior Advisor di Byd, “abbiamo preso i soldi destinati alle colonnine e li abbiamo girati per incentivare 39 mila automobili. Ma 39 mila vetture sono meno del 3% delle immatricolazioni annuali! Di cosa stiamo parlando?”.

Altavilla è convinto che servano misure strutturali. E lancia una proposta concreta: “Dateci i soldi e realizziamo noi la rete di ricarica al prezzo di costo, senza guadagnarci un euro”.

Altavilla: presto per un nuovo stabilimento Byd in Europa. Presto novità sul plug-in hybrid

L’analisi del dirigente Byd non si limita agli incentivi. La casa automobilistica cinese, sempre più attiva sul mercato europeo, sta accelerando anche sul fronte industriale: “Il primo passo è portare a regime lo stabilimento in Ungheria, che partirà con una capacità produttiva di 150 mila vetture l’anno. Il modello di punta sarà la Dolphin Surf”. Ma c’è di più. Altavilla spiega che il successo europeo di Byd è reso possibile dal vantaggio tecnologico maturato in Cina: “Quando portiamo innovazioni in Europa, sono già state collaudate con successo nel nostro mercato domestico. Il progresso tecnologico in Cina viaggia a una velocità non doppia o tripla, ma molto più alta rispetto all’Europa”.

In questo contesto, il plug-in hybrid rappresenta, per BYD, una scelta strategica fondamentale: “Crediamo fermamente che il plug-in hybrid sia lo step cruciale per educare gli europei all’elettrificazione. E presto vedrete progressi tecnologici che cambieranno completamente l’utilizzo di questa tecnologia”.

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