Aires, Ceced, Federmobili e Federlegno chiedono gli incentivi

Le associazioni di categoria si uniscono per sostenere la necessità di aiuti ai settori degli elettrodomestici e delle cucine presso il ministero dello Sviluppo economico

Rivenditori di mobili ed elettrodomestici si sono messi insieme alle aziende produttrici per chiedere misure di sostegno del mercato. I presidenti delle associazioni di categoria Aires (rivenditori specializzati di elettrodomestici), Ceced Italia (produttori di elettrodomestici), Federmobili (rivenditori di mobili) e FederlegnoArredo (produttori di mobili) hanno infatti firmato congiuntamente una lettera inviata al ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani lo scorso 11 ottobre. Lo scritto sottolinea la drammatica situazione dei mercati di riferimento, nonostante gli investimenti e le politiche di contenimento dei costi attuati, e chiede misure di rilancio del settore. Vengono in particolare sottolineati i vantaggi ottenuti a livello di abbattimento dei consumi energetici e di sostegno alle imprese tramite le ultime due operazioni di incentivazione: le detrazioni fiscali per l’acquisto di frigoriferi e congelatori in classe A+ e A++, dal 2006 al 2010, e gli incentivi concessi nel 2010 per la sostituzione di cucine componibili con almeno due elettrodomestici ad alta efficienza. Con queste operazioni, dichiarano le associazioni “sono stati investiti oculatamente pochi denari con un incredibile effetto trascinamento. Capiamo che oggi parlare di incentivi, in particolare quelli strutturali, è difficile ma è l’ora delle scelte e il macrosettore che sottoscrive questa lettera è trainante e continuerà a contribuire all’economia se messo nelle giuste condizioni. Confidiamo che si possa ragionare non solo strettamente in termini di cassa ma di effettivi ritorni economici già nel breve periodo e con sicuri riflessi positivi nel medio e nel lungo”. In un comunicato Federmobili dichiara che “nei prossimi giorni la proposta verrà valutata e discussa presso il ministero dello Sviluppo economico”.

© Riproduzione riservata