Ipsos, felicità in diminuzione a livello globale

La percentuale di persone soddisfatte scende dell’8% rispetto allo scorso anno. Trend negativo anche per l’Italia

Salute, famiglia, lavoro. La ricetta della felicità si compone di molti ingredienti. Ma la soddisfazione personale può rivelarsi particolarmente precaria, soprattutto quando una di queste componenti viene meno.

È quanto suggerisce il Global Happiness Study, la ricerca annuale condotta da Ipsos che analizza il livello di felicità dei cittadini di 28 diversi Paesi. I dati registrati dall’istituto di ricerca raccontano per l’anno in corso un momento di brusco calo della soddisfazione generale. Nel 2019 la percentuale di persone che si dichiarano felici scende infatti di 6 punti, passando dal 70% dello scorso anno all’attuale 64%.

Il trend negativo è ancora più significativo se confrontiamo i dati con quelli registrati nel 2011: 8 anni fa a essere felici era il 77% degli adulti intervistati, il 13% in più rispetto al valore attuale. Peggiore del 2019 solo il 2017, quando la percentuale di felicità era crollata al 61%.

Australia e Canada, la felicità è di casa

Sono questi i Paesi in cui la soddisfazione personale raggiunge i livelli più alti a livello globale: qui l’86% degli intervistati si considera “molto” o “piuttosto felice”. Sul podio del buonumore seguono Cina e Gran Bretagna (entrambe con l’83%) e Francia (80%).

Maglia nera invece per l’Argentina che, con appena il 34% di cittadini felici, si guadagna l’ultima posizione della classifica insieme a Spagna (46%) e Russia (47%).

Italia, felicità ancora in calo

Qual è la situazione nel nostro Paese? Oggi il 57% degli italiani si considera pienamente soddisfatto della propria vita, un valore che ci porta dritti alla 19esima posizione, subito dopo Messico e Colombia (rispettivamente con il 59 e il 58% di felicità) e prima della Corea del Sud (54%) e della Turchia (53%).

Il dato registrato quest’anno per l’Italia conferma il trend globale, con un calo di 3 punti percentuali rispetto al 2018 e addirittura di 18 punti rispetto al 2011, quando la felicità era condivisa dal 75% dei nostri connazionali.

Gli ingredienti della felicità

Sono la salute, i figli e un rapporto soddisfacente con il partner i fattori indicati come fonti di gioia dalla maggior parte degli intervistati.

Ma il focus sulle risposte degli italiani rivela una valutazione in parte differente: qui la salute resta prioritaria, seguita stavolta dalle condizioni economiche e dal rapporto con il partner. Importanti per i nostri connazionali anche il controllo della propria vita, i figli e un lavoro gratificante, considerati aspetti importanti per una piena realizzazione personale.

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