Industria del lusso: Italia leader mondiale per numero di produttori

Fra le 100 aziende top del settore, ben 24 sono italiane. Non solo. Su 20 società che hanno avuto la crescita più veloce nel 2016, sei sono tricolori

Luxottica, Prada, Armani: sono fra le principali aziende che hanno regalato all’Italia il primato mondiale del comparto del lusso. A dirlo è il Global Powers of Luxury Goods 2018, l’ultima edizione del report pubblicato da Deloitte che, sulla base dei bilanci dell’anno fiscale 2016, ha stilato la lista delle 100 aziende top del settore. Ebbene, fra queste, ben 24 sono italiane: un numero che fa della nostra penisola il primo Paese al mondo per numero di produttori del lusso. Seguono, a distanza, gli Stati Uniti, con 13 aziende, il Regno Unito, con 10, e la Francia, con 9. Ma non è l’unico dato positivo. Fra le 20 aziende che hanno avuto la crescita più veloce nel 2016 ci sono ben sei marchi italiani: Valentino (le sue vendite sono più che raddoppiate fra 2013 e 2016, superando la soglia del miliardo di euro), seguito da Furla (il solo marchio di borse e accessori) e da Moncler.

Il fatturato del lusso è più elevato in Francia

Non è tutto rose e fiori però. L’Italia è leader mondiale della produzione, ma non del fatturato. Con i suoi 1,4 miliardi di dollari, il nostro Paese è ben lontano dalla Francia (dove si trovano Lvmh e Kering, rispettivamente il primo e il quinto dei gruppi leader del lusso mondiale), che vince la medaglia d’oro con un fatturato medio di 5,8 miliardi di dollari. Com’è possibile? Semplice. Le nostre aziende sono più piccole e il nostro tessuto produttivo più frammentato. Lo dimostra il fatto che la prima azienda italiana, Luxottica, è quarta, seguita al 19esimo posto da Prada e al 24esimo da Giorgio Armani e che queste tre aziende raccolgono circa la metà delle vendite del lusso made in Italy della top 100. Tuttavia, questa frammentazione, guidata essenzialmente dalle famiglie fondatrici, non è del tutto negativa perché garantisce la coerenza del design, uno dei punti di forza della nostra produzione.

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