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Fisco: multe ridotte per gli assegni non trasferibili?

Molti cittadini hanno ricevuto sanzioni salatissime per aver versato o incassato titoli di credito dimenticando di apporre la clausola “non trasferibile

Gli assegni non trasferibili smetteranno di essere uno “spauracchio” per le famiglie? Nelle intenzioni del governo sì. La proposta di legge in tema di semplificazioni fiscali, infatti, contiene anche un riferimento a questo aspetto e ipotizza un abbassamento delle multe per chi emette assegni uguali o superiori a 1.000 euro senza clausola di non trasferibilità. Negli ultimi mesi, molti cittadini italiani si sono visti recapitare sanzioni salatissime per aver versato o incassato titoli di credito di importo pari o maggiore a 1.000 euro dimenticando di apporre la clausola “non trasferibile”. Con tutta probabilità si trattava di titoli appartenenti ai libretti vecchi, che non avevano la scritta pre-stampata come invece hanno i libretti nuovi.

Il fisco tenta di porre rimedio al problema degli assegni non trasferibili

Dopo la modifica delle sanzioni entrata in vigore a luglio 2017, quella della mancata indicazione di non trasferibilità si è trasformata in una vera e propria “trappola” per centinaia di cittadini che hanno ricevuto multe di 6mila euro per assegni di poco più di 1.000 euro. Fra l’altro, non di rado, i titoli sono stati staccati nell’ambito di una stessa famiglia, magari per il passaggio di proprietà di un’auto da genitori a figlio, generando gravi conseguenze finanziarie per l’intero nucleo. Ora il testo sulle semplificazioni fiscali tenta di porre rimedio a questo problema. Nella bozza si legge, infatti: “viene attenuato il trattamento sanzionatorio per l’utilizzo di assegni bancari e postali per importo pari o superiore a 1.000 euro sprovvisti dell’indicazione del beneficiario e della clausola di intrasferibilità, nonché per le girate di assegni bancari e postali emessi all’ordine del traente effettuate in favore di soggetti diversi dalla banca o dalla società Poste italiane Spa”.