L'editoriale
Che, inutile, spreco!

In un periodo in cui si fa molta retorica spiccia sull’occupazione in relazione alla reale efficacia del reddito di cittadinanza, mi è caduto l’occhio su una ricerca di lavoce.info. La quale – in sostanza – riporta che tra i giovani italiani che non hanno scelto di studiare, la percentuale di Neet (20-34enni che non studiano, non lavorano e non stanno seguendo un corso di formazione) aumenta col diminuire del titolo di studio. I numeri sono di un’evidenza plastica: tra i Neet il 63,9% ha al massimo la licenza media, il 42,2% ha finito le superiori e il 32,4% è laureato. Questo risultato dice molto – secondo me – della capacità dissuasiva della scuola, indica che più le persone sanno e sono capaci di elaborare, più sono messe (e si mettono) nelle condizioni di interagire col mondo che le circonda diventando una risorsa per se stessi e per gli altri.

I ministri e la moglie di Cesare
Fughiamo all’inizio ogni dubbio o incertezza: da italiano e da imprenditore sono stracontento che il Paese abbia finalmente un governo. Che venisse formato così in fretta, viste le ripicche interne tra alleati del fronte destra-centro, non era così scontato. Dopo di che, mi sento di fare delle osservazioni sulla sua composizione.

Pnrr: senza se e senza ma
Quella di ridiscutere, post elezioni, il contenuto del Pnrr in campagna elettorale, è stata una delle opzioni più dibattute (e temute) nonché rispedite al mittente da parte anche delle autorità europee. Chi ha a che fare con la gestione di un’impresa, di qualunque natura e dimensione essa sia,...
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Ricominciamo (per l’ennesima volta)
Avete presente Penelope e la trama che tesseva di giorno e disfaceva di notte? Ebbene, è così che ci si sente a più di un mese dal siluramento del governo Draghi e ad altrettanta distanza temporale dalle elezioni. Perché ogni imprenditore e cittadino che si rispetti e abbia a cuore il destino di...
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Alle (vere) origini dell’inflazione
Si fa presto a dire guerra in Ucraina e pandemia… Ormai, ogni problema o squilibrio economico, politico e finanche sociale viene giustificato dal conflitto in corso nei Balcani o dalle conseguenze del Covid. Ma non staremo esagerando? È pensabile che se non ci fossero stati questi due eventi avversi...
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Chi fa da sé, fa per tre
Com’è che diceva quel proverbio tanto caro ai nostri nonni? «Chi fa da sé, fa per tre». Filosofia spicciola, terra-terra, una saggezza che tradisce un senso autarchico e individualista, ma rende bene le origini delle difficoltà in cui il sistema produttivo e, quindi l’economia stessa – non...
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Il lavoro che cambia
Tutti – chi più chi meno, chi a ragione e chi a torto – siamo lanciati all’inseguimento di quel gioiello prezioso che non ha consistenza, ma di enorme valore, che è l’innovazione. Tuttavia, per creare nuovi prodotti e servizi, non è sufficiente farsi venire idee inedite, serve operare in modo diverso.
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L'esercizio della memoria
Si potrebbero dire e commentare tante cose in un momento come quello che stiamo attraversando, dove ai timori per la pandemia si è aggiunta la minaccia di una guerra mondiale. Per di più, nucleare. In cui le immagini di ospedali e mascherine, sono state sostituite da quelle dei profughi in fuga,...
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